360 Gradi

In queste pagine vengono presentati alcuni esempi di loft americani e italiani. Diversi nello stile, rispecchiano una filosofia esistenziale che non ama i vincoli. Una scelta per “spiriti liberi” e anticonvenzionali.
Queste immagini sono tratti dal volume: “THE NEW AMERICAN APARTMENT”, edited by Oscar Riera Ojeda, che presenta, con splendidi immagini “30 loft”. Affascinanti soluzioni da cui trarre ispirazioni per progettare la vostra casa.

servizio di Daniela Canoro e Claudia Molteni

Il loft, solitamente risultato di un’area industriale dismessa, è uno spazio da reinventare. Un esercizio di stile e di creatività dove l’esigenza innata di creare aree definite (giorno, notte, servizi) si scontra con la volontà di eliminare porte e pareti, ostacoli al passo e allo sguardo. Luce ed ampi camminamenti sono il “fil rouge” di queste abitazioni dove l’intimità è ricavata per sottrazione (“rubandola” al living) o creata, attraverso superfici mobili e trasparenti, o ancora definita da verdi oasi lussereggianti e morbidi tappeti. Un antitesi alla casa nido, dove vivere in libertà.

1. Quandt loft, progettato da Tod Williams Billie Tsien and Associates, è situato in un edificio di New York un tempo adibito a fabbrica. Nota caratterizzante: l’essenzialità dei materiali. Le pareti in carton gesso consentono alla camera da letto, alla sala da pranzo e alla cucina di aprirsi o chiudersi sulla “navata” centrale dell’appartamento. I pannelli in fondo a destra, oltre al guardaroba, separano la stanza da bagno dal resto della casa.
2. Intonaco colorato per le pareti del living che alternano il malva al beige. Il gioco volumetrico permette l’ingresso della luce naturale in un percorso ininterrotto attraverso i grandi spazi.
3. Uno scorcio dell’area dedicata alla cucina, caratterizzata da una parete traslucida di vetro e una controsoffittatura con i faretti a incasso.
4. Luce, spazi fluidi e il gradevole accostamento fra l’alluminio e il legno di pero. Raffinatissima la scelta dei complementi d’arredo (come il porta vaso in metallo) e il pannello in legno girevole sulla colonna d’acciaio. Particolare anche il tavolo del soggiorno, un pezzo unico fabbricato in California con pietre intagliate da uno scultore di Baltimora.

Trasparenze
Questo loft, situato a Manhattan, è caratterizzato dall’uso del legno e del vetro materiali che assicurano calore, trasparenza, luminosità. Qui tutto è leggero e “immateriale”. Seguendo le impronte di Mies Van der Rohe e Le Corbusier l’appartamento è configurato come una griglia aperta.

1. L’impianto illuminante è costituito per lo più da faretti. Un modo efficace per esaltare finiture e dettagli.
2. Libertà di movimento trasparenze, flessibilità questi i principali elementi del progetto. Qui le vetrate si susseguono riducendosi a semplici linee, perdendo così il loro aspetto materico.
3. Nell’ampio soggiorno la luminosità è accentuata da superfici bianche.
4. In cucina si esalta il rapporto dialettico con gli altri ambienti che si susseguono e si integrano in un unico spazio: Il progetto è dello Studio Meyers Hanrahan Architects.

Contrasti
Il Ludwing Loft sorge al quinto piano di un edificio del distretto Chelsea di Manhattan. Progettato da Leeser Architecture, il loft è il risultato dell’interazione tra due concezioni architettoniche: quella “chiusa”, nella quale le pareti definiscono aree e volumi, e quella “astratta” che definisce lo spazio attraverso l’eliminazione di muri, finestre e colonne convenzionali. In realtà nessun sistema è interamente autonomo……

1.… ma sono sempre possibili molteplici letture e utilizzi dello spazio. Il progetto dell’appartamento consisteva nella ridefinizione del piano. In questo caso per separare la camera da letto dalle altre stanze si sono scelti dei blocchi prefabbricati in legno e compensato dalla geometria regolare alternando, bianco e nero.
2. Una visuale del bagno e del lungo corridoio che collega le altre stanze.
3. Rigorosi anche gli arredi della stanza da bagno che mantengono il ferreo controllo geometrico.
4. La cucina è in sintonia con la concezione architettonica del loft. permettendo una facile pulizia e la trasformazione

Versatile
Questo loft, progettato nei primi del ‘900 in un edificio industriale a Chelsea, un quartiere di Manhattan, si caratterizza per il suo effetto minimalista. I materiali restano sottintesi, come fossero superfici uniche, senza evidenziare le diverse connessioni. Tutti i dettagli sono curati con raffinatezza, gli arredi, improntati alla sobrietà sembrano ritagliati dalla luce.

1. Il Chelsea Loft è stato progettato dallo studio Scott Marble & Karen Fairbanks Architects. Peculiarità di questo loft sono le sue ampie finestre che ben sfruttano l’esposizione a sud. L’orientamento dell’edificio crea uno speciale gioco di luce ed ombre. Il soggiorno e la sala da pranzo occupano la zona centrale.
2,3,4. L’organizzazione dello spazio si gioca su una serie di pannelli in fibra e vetro scorrevoli e di porte ruotanti in vetro e alluminio, disegnate in una forma tridimensionale a parallelogramma. Ogni pannello è configurato in modo unico: nella parte in vetro figure circolari permettono alla luce di passare attraverso le porte.

1. “Made in Italy” il design del letto “Samo” qui perfettamente inserito in un open space. Move
2. Le vetrate con decori in fusione offrono colore alla luce. Henry Glass
3. Assolutamente naturale il letto realizzato in legno massello, finito con oli vegetali, cera d’api, resine e terre coloranti. Le ruote permettono inoltre di spostare il letto velocemente permettendo una facile pulizia e la trasformazione della stanza del riposo. Onfuton

Intimità
Nel cuore di Milano un ex edificio industriale è stato trasformato in un’abitazione ricca di fascino e calore. Il bianco delle pareti e del soffitto a sheds fa da sfondo a grandi opere d’arte, pezzi di design, mobili d’antiquariato e a lussureggianti piante d’appartamento. Una suggestiva scenografia che trova un soffice contrappunto nei numerosi tappeti antichi che ovattano il passo e i rumori.

1. Una visione notturna dell’ambiente centrale, a doppia altezza; lo spazio è volutamente molto versatile, può cambiare la sua configurazione d’arredo seguendo gli umori della proprietaria, inoltre è contemporaneamente abitazione, atelier di pittura e scultura e sala espositiva. Il soppalco è riservato alla zona notte.
2. La sala da pranzo, delimitata da un grande specchio e dalla vetrata che immette al giardino, è arredata con un tavolo modulare progettato dalla proprietaria per Artema e da sedie fine ‘700.
3. Lo spazio architettonico di questo open space milanese ha una forza estetica notevole, con le alte colonnine e il soffitto a sheds, da cui di giorno entra copiosa la luce. L’eclettismo dell’arredamento ha accentuato la personalità e particolarità dell’ambiente, creando diverse funzioni all’interno della stessa area abitativa.
4. Una proposta di Living perfetta per i grandi spazi: è “Metroquadro”, progettato da Piero Lissoni, divano che permette di sedersi contemporaneamente su tre lati diversi.

Minimalista
Un’abitazione minimalista, dove gli unici eccessi sono le dimensioni dei grandi tavoli e la quantità delle luci, veri e propri spot che animano una casa concepita come un teatro di vita e cultura contemporanea.

1. Una vista esterna di questo loft milanese, collocato in un ex edificio industriale.
2. L’area giorno, vero e proprio open space, è estremamente essenziale, arredato con due grandi tavoli disegnati dall’artista Carlo Ciarli e dai divani di Massimo Morozzi per Cassina (ora riediti da Edra).
3. Il rigore del bianco e del nero, l’efficienza dei mobili in metallo, la presenza delle canaline elettrificate con le luci di Manfrotto, evidenziano la razionalità di questo spazio, specchio di una precisa scelta culturale.
4. Una vista della cucina che, come gli altri ambienti di servizio, è separata dall’ambiente giorno.

L’essenzialità caratterizza tutto il loft, anche gli ambienti più intimi come il bagno e la camera da letto. L’essenzialità, non è solo un modello estetico, ma una filosofia di vita che esige l’eliminazione del superfluo.

1. Nella camera da letto non vi sono mobili, solo il letto, con una trapunta in tessuto tecnologico, gli elementi illuminanti, simili a quelli del soggiorno, e la televisione; la luce naturale proviene dal soffitto.
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Una vista del bagno: in primo piano una poltroncina metallica di Pallucco del 1986, realizzata con catene industriali che, scorrendo, permettono di regolare la concavità della seduta.
3. Una cabina armadio collega la camera da letto con il bagno; anche qui il gusto hi-tech è dominante: sia l’armadio, sia una grande scarpiera sono in metallo.

Essenziale
Strutture pre-industriali dei primi del Novecento sono state trasformate in un loft. E’ la casa-studio dello scultore Fabrizio Plessi che usa questi spazi come sfondo alla sua creatività. Linee architettoniche morbide, materiali naturali che scaldano percettivamente l’ambiente e, soprattutto, la luce avvolgente, sono le caratteristiche essenziali di questa abitazione veneziana. L’arredamento è minimalista, pochissimi mobili all’interno di un vasto spazio apparentemente vuoto, come un foglio bianco dove prendono forma le idee dell’artista.

1. Una vista dell’edificio pre-industriale all’interno del quale è stato ricavato il loft; la sua localizzazione è ai margini di Venezia.
2. Nei primi del Novecento anche gli edifici a carattere industriale avevano un’estetica piacevole, in alcuni casi perfino elegante; da qui si gode una magnifica vista sul cuore storico di Venezia.
3. Un suggestivo scorcio del loft, dove si intravede la grande libreria, anch’essa rigorosamente bianca. Il bianco è un colore neutro e luminoso, che valorizza gli spazi architettonici.
4. All’interno del loft regna un rigoroso ordine, ma l’atmosfera che si respira è di caldo raccoglimento. Non è esposta nessuna scultura, perché l’artista crede che potrebbero far suscitare retaggi di nostalgie affettive a discapito della creatività. Nella foto, in fondo, sono visibili l’angolo cottura e la biblioteca.
5. La luce veneziana ha incantato, nei secoli, numerosi artisti, per i particolari riverberi luminosi che la laguna le conferisce, per il senso di avvolgimento atmosferico che dona all’ambiente. In questo loft la luce entra copiosa e diventa protagonista, riflettendosi sul bianco delle pareti e sul lucido parquet a doghe.

 

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