Una trasformazione urbana a risparmio energetico

Hines, via Bergognone 53, Milano.

La ristrutturazione del complesso immobiliare di via Bergognone a Milano – ubicato nei pressi di Porta Genova –
nasce come risposta a un concorso internazionale promosso dalla società immobiliare Hines e si inserisce in una zona (tra i Navigli milanesi, la circonvallazione e la periferia) ad alta concentrazione di edifici industriali oggi in via di dismissione. Il progetto prevede l’integrale ristrutturazione del complesso delle ex Poste Italiane costituito da quattro edifici costruiti negli anni 1960-1970 che racchiudono una corte interna, per una superficie totale di circa 25.000 mq. Interpretando i blocchi come unico blocco urbano, l’intervento di tipo conservativo prevede principalmente il mantenimento dei volumi esistenti, la rifunzionalizzazione e l’aggiornamento del design d’insieme, grazie all’inserimento di nuove finestre, all’apertura di spazi a doppia altezza e alla nuova corte-giardino. Oggetto di intervento più consistente è stato l’edificio a nove piani che affaccia su via Bergognone (a ovest) al quale il nuovo involucro trasparente restituisce un’immagine contemporanea e unitaria.

Scorcio prospettico del complesso.
Dalla trasparenza della copertura
in vetro della corte vengono
inquadrati gli impianti panoramici
e le scale mobili antistanti.

LA DOPPIA PELLE
La nuova facciata è realizzata con un sistema ad ampie campiture in vetro fatte corrispondere con la struttura modulare del blocco, e sul lato sud-ovest, maggiormente esposto, si caratterizza per l’aggiunta di una “seconda pelle” (con uno sbalzo di 60 cm). Realizzata con vetri selettivi tale ulteriore protezione funziona come una persiana, un filtro passivo dal sole; i vetri selettivi infatti riducono l’impatto dell’irraggiamento solare e quindi limitano il ricorso a sistemi di condizionamento interno. Una scelta architettonica e materica che si integra con l’insieme delle opzioni per
l’impiantistica meccanica volte al più efficiente sfruttamento energetico e alla contestuale riduzione dei consumi.

Il complesso è dotato di un parco impianti di tredici ascensori (sette
dei quali panoramici) e di due scale mobili.
Gli impianti verticali, con azionamento a fune, hanno portata di 900
kg, con corsa dai 14 ai 20 m (da sei a dieci fermate, allineate o opposte),
velocità di 1.3 m/s e manovra“Duplex” a prenotazione.

Nelle foto: Planimetria generale e sezione dell’intervento.
– in rosso sono evidenziati gli ascensori panoramici e le scale mobili –

Il nuovo accesso principale all’edificio su via Bergognone è stato creato demolendo parte dell’edificio su via Tortona, con un intervento che contribuisce a creare nuovi scenari urbani e prospettive visive che conducono immediatamente al giardino interno. Questa corte, protetta dai blocchi dei volumi e parzialmente coperta, è realizzata in pietra e
strutturata su diversi livelli che creano una sovrapposizione di giardini: uno spazio unitario su cui affacciano le hall dei singoli edifici. La copertura, che utilizza il principio strutturale della catenaria, è immaginata come un foglio composto
da scaglie di vetro trasparente sulle quali l’acqua può scorrere.

Dettaglio della copertura basata sul principio
strutturale della catenaria.
Vista della corte interna realizzata in pietra
e disposta su diversi livelli.

GLI ASCENSORI PANORAMICI COME ELEMENTO DI EQUILIBRIO
Nella corte avviene l’inclusione armonica degli impianti panoramici nelle facciate vetrate che delimitano la corte interna, nel rispetto dell’equilibrio pieni/vuoti a cui è improntato tutto il progetto. La cura estetica degli ascensori panoramici
si completa nel design sobrio e tecnologico delle cabine, con l’accostamento tra la solidità dell’acciaio inox (pareti tecniche, pulsantiere, ante delle porte, corrimani e contro-telai interni) e la leggerezza del cristallo, che consente ai passeggeri l’accesso visivo alla luminosa corte coperta centrale, insieme nucleo e simbolo dell’unità dell’Azienda committente. Il sistema di condizionamento dell’aria in cabina, installato in posizione occultata a bordo degli impianti, previene inoltre il surriscaldamento dovuto all’irraggiamento solare. Gli ascensori in vano chiuso, con cabine rivestite in acciaio inox, integrano la capacità di traffico degli ascensori panoramici, nel rispetto del rigore estetico comune.

Riferimento:
Anno 2001-2004
Committenza Concorso internazionale
progetto Edificio per uffici
luogo Milano, Italia
cliente Hines Italia srl
superficie 24.000 mq
installazione ascensori e scale mobili

Nell’ala ovest del complesso vengono inserite due scale mobili, con balaustre in cristallo. E’ stata così soddisfatta la necessità di smaltimento del traffico proveniente dall’unico ingresso principale su via Tortona e diretto all’ala su via Bergognone, il cui piano di accesso è collocato a un livello più alto. In questo edificio ogni scelta contribuisce alla riduzione del consumo energetico: doppia pelle, selettività delle vetrate, isolamento, impianto a travi fredde, associando
a questa filosofia un’immagine di architettura contemporanea. Un edificio di uguali dimensioni con utilizzo di materiali standard arriverebbe a un consumo energetico pari a 280 kW/m2.

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