Sono la forma più antica di copertura, in uso presso l’antica Roma, da cui hanno preso nome e tradizione Le troviamo nei palazzi dell’antica Roma, nelle costruzioni più nobili delle impero romano: allora la combinazione di coppi
Nelle foto la copertura “Riserva” dalle tonalità brune invecchiate si presta bene sia al recupero storico, miscelandosi con elementi vecchi, sia nelle nuove architetture. (Solava)
Restauro e nuova costruzione Se una casa d’epoca va restaurata, è ideale ripristinare il tipo di copertura preesistente: la soluzione a coppi e canale, largamente diffusa in passato, diventa quella migliore in molti casi, proprio per stabilire una continuità tra passato e presente, anche per la possibilità di recuperare una parte della preesistente copertura ancora in condizioni di essere usata. Ma anche per una costruzione nuova, le regole romane sono erfettamente indicate, per la loro bellezza intrinseca che bene si salda anche all’architettura d’oggi e per le loro qualità tecniche. L’idea in più – Colori d’epoca Anche per le tegole romane esistono molte varianti di colorazione invecchianti, sempre ottenute con la tecnica dell’ingobbio, che le rendono insostituibili per il recupero di costruzioni d’epoca; varia anche la tonalità di base, dal classico rosso argilla al terra di Siena bruciato. (Fornaci Briziarelli – Marsciano)
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