Architetti e architettura oggi

Un congresso di dialogo

"Dai 100 degli anni ’90 ai 1000 concorsi di oggi – Mille nuove architetture". Questo il titolo, di per sé una constatazione ma anche un programma, del VI Congresso Nazionale degli Architetti che si svolge a Bari dal 30 ottobre al 1 novembre 2003.

Quella della chiesa non sarà una presenza marginale al 6° congresso nazionale degli architetti di Bari, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori insieme con gli Ordini degli Architetti di tutte le regioni italiane, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e col patrocinio delle più alte Autorità dello Stato. Il rev. prof. Carlo Chenis, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, interverrà per illustrare quanto la Chiesa va facendo nell’ambito dell’architettura e dei beni culturali, mentre l’Arch. Giuseppe Maria Jonghi
Lavarini, Direttore di CHIESA OGGI architettura e comunicazione, interverrà sul tema della comunicazione. Tema cquisisce una posizione centrale. Al punto che il Congresso Mondiale degli Architetti che si svolgerà a Torino nel 2008 su questo sarà incentrato: "Transmitting architecture". Ampio risalto verrà dato ai concorsi nazionali organizzati dalla Conferenza Episcopale Italiana negli anni passati, per la costruzione di nove chiese in diverse regioni della penisola. Il concorso,
come strumento di garanzia sia della qualità del progetto architettonico, sia della possibilità di accesso alla progettazione, è da anni un elemento fondamentale, propugnato con forza dal Consiglio Nazionale degli Architetti (CNA), la cui azione mira a rigenerare una cultura dell’architettura, che sia degna del grande passato del nostro Paese. "Il convegno ha lo sguardo rivolto al futuro – specifica Giorgio Scianca, incaricato del CNA per la comunicazione – Il concorso consente di stabilire un dialogo anche con la popolazione, che in fondo è la fruitrice delle opere architettoniche. E consente di superare l’atteggiamento grettamente economicistico di costruire quel che costa meno, in favore di un’architettura incentrata sulla qualità condivisa". "Urban Center Italia" è una mostra multimediale in cui si illustrano
molti dei concorsi realizzati in Italia dal 1999 a oggi. E’ stata realizzata grazie all’impegno degli Ordini degli architetti italiani che hanno raccolto i dati di tutti i concorsi realizzati in questo periodo. Nel Congresso, dopo la presentazione svolta dal Prof. Raffaele Sirica, Presidente del CNA, sono previste conferenze, tavole rotonde, talk show, seminari
su argomenti quali: "L’architettura tra cultura e mercato", "Concorsi di progettazione: dalla città storica alle periferie urbane", "Le professioni intellettuali: tra riforma e federalismo", "Il disegno di legge quadro sulla qualità architettonica", "Le redazioni delle pubblicazioni di Ordini e Federazioni". La difesa della qualità, fondamentale perché il territorio
e le città possano tornare a presentare un volto amico e ospitale, è posto al centro dell’attenzione e dell’azione
dell’architetto. La cui professione, grazie allo sforzo intrapreso dal CNA che ha portato alla formulazione della legge sulla qualità dell’architettura, assume un ruolo cruciale di garanzia per l’ambiente, naturale e costruito. Nel documento
programmatico per il Congresso di Bari si afferma: "Il comportamento del professionista, anche in ragione di una autonomia ed indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica espressamente garantita per legge, acquisterà nuove posizioni di competenza e responsabilità in ordine a determinate prestazioni: non più solo in relazione al committente ma, più in generale, nei confronti della collettività". Il grado di serietà col quale le associazioni degliarchitetti si preparano a un ruolo sempre più propulsivo e propositivo all’interno della società contemporanea, è testimoniato dall’inchiesta "Gli italiani
e l’architettura" commissionato ad Abacus dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino per comprendere nel modo più preciso quale sia l’atteggiamento degli italiani verso l’architettura contemporanea.
Un approccio conoscitivo che consentirà di allargare e approfondire il dialogo tra i creatori e i fruitori dell’architettura. Un cammino nel quale il congresso nazionale di Bari si pone come un’importante pietra miliare.

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