Spazi liberi, forme pure e una fantasia non frenata da consuetudini sono i punti di forza di questo interno.
Potremmo essere a New York o a Pechino, in realtà siamo a Oderzo, in provincia di Treviso, un’antica città romana (Opitergium) che in periodo imperiale era ricca di ville e contava più di ventimila abitanti.
Oggi Oderzo si presenta come un borgo cinquecentesco con portici sinuosi d’impianto medievale, e quando dalla sonnolenta cittadina veneta si sale in questa avveniristica mansarda, si prova un ‘emozione che non è descrivibile.Ma sentiamo la testimonianza dell’architetto Simone Micheli: “Quando vidi gli interni di questa mansarda, mi esaltai guardando i liberi spazi ancora in costruzione e fu tutto chiaro da subito nella mia mente. Ho creato per questa giovane coppia un luogo ospitale, più vuoto che pieno, dove pochi elementi compositivi e funzionali scandiscono lo spazio. Ho disegnato una “domus” dove la luce naturale e artificiale rappresentano la nodalità principale del progetto, assieme alle fluide geometrie che si susseguono senza soluzione di continuità. Gli estesi spazi e le poche emergenze segni che rendono questo un luogo quasi allegorico di connessioni, condivisioni ed effervescenze emotive; una spazialità ieratica che ha il basico intento di qualificare la vita.”SIMONE MICHELI, architetto
Nasce in Toscana nel 1964 da Massimo pittore e da Cristiana insegnante di discipline artistiche. Laureatosi alla Facoltà di Architettura di Firenze, incontra nel periodo universitario importanti mentori quali Giovanni Klaus Koenig, suo relatore di tesi, Giovanni Michelucci e Bruno Zevi con cui collabora, inaugurando un percorso architettonico anticanonico che va dagli anni della sua formazione iniziale alla sua attività professionale odierna. Nel 1990 fonda l’omonimo Studio d’Architettura e nel 2003 la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero” con sede a Firenze e Milano. Dal 2003 al 2009 è docente a contratto presso la Facoltà di Architettura del capoluogo toscano. Sempre dal 2003 è anche docente presso Polidesign e presso la Scuola Politecnica di Design del capoluogo milanese. La sua attività professionale si articola in plurime direzioni: dall’architettura all’architettura degli interni, dal design al visual design passando per la comunicazione; le sue creazioni, sostenibili e sempre attente all’ambiente, sono connotate da forte identità e unicità. Le numerose realizzazioni per pubbliche amministrazioni e per importanti committenze private connesse al mondo residenziale e della collettività, ne fanno uno dei principali attori nella dimensione progettuale europea. (Ritratto di Maurizio Marcato)Il letto, poggiato su una base sollevata da terra sembra lievitare grazie alla luce blu inserita nella piattaforma. Il bagno con annesso ambiente doccia ha un articolato gioco di specchi che dà profondità all’ambiente. I sanitari sono parallelepipedi smussati.
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