Forme ed architetture da aggiungere alla poesia dell’acqua: volutamente si sono progettati volumi geometrici, aperti e liberi ma “imponenti” che contrastano e al tempo stesso mettono in rilievo lo specchio d’acqua della piscina.
1°PROGETTO Due muri in mattoni a semicerchio, due quinte sostenute da una scultorea struttura in legno grezzo che nascondono un piccolo spogliatoio. L'”albero” in legno è una vera e propria struttura portante con fasciature in metallo dalla funzione decorativa e simbolica. Per la muratura sono stati usati blocchetti svizzeri o mattoni portanti. Essenziale era, infatti, vedere lo spessore del materiale sul fianco, cosa che sarebbe andata perduta se si fosse usato il mattone da rivestimento. Il pavimento è in legno trattato per esterni. Un’aiuola quadrata con piante basse verdi tipo Hosta definisce lo spazio dominato dall’acqua e quello costruito delle quinte.
2°PROGETTO La piscina, di forma allungata, costruita quasi adiacente alla casa è stata messa in risalto da una pergola-porticato che crea una separazione morbida tra interno ed esterno. Specchiandosi nell’acqua determina piacevoli riflessi che rendono più interessante tutto lo spazio. Un ampio bordo in pietra ne determina il camminamento intorno all’acqua e lo stacco dal prato all’inglese. Gli spogliatoi sono stati ricavati sul fondo, in adiacenza ad un muro di confine esistente.
3°PROGETTO Una vera architettura ispirata alle opere californiane del famoso architetto Frank O’Gery: una torretta con vista e sotto nel basamento gli spogliatoi, a diretto contatto con il giardino e la piscina. Il basamento con lo spazio degli spogliatoi è in legno trattato per esterni con impregnante naturale tendente al color mogano. La parte superiore è in rame invecchiato. Una scala esterna porta dal giardino al piano della torretta.
4°PROGETTO Completamente naturale, in legno, integrata nella natura: la piscina possiede un bordo sottilissimo, pressochè invisibile, nascosto dalla vegetazione a tappeto; la costruzione che nasconde un piccolo spogliatoio e un angolo per le docce all’aperto è completamente in legno a lamelle longitudinali. Tra i due spazi è stato lasciato uno spazio aperto su due lati, coperto, che funge da cannocchiale sul giardino.
testo e disegni di Rossella Mombelli, architetto
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