BIO E NATURALE


I prodotti naturali sono reintegrabili

Architetto Arch. Alfonso Vesentini Studio Vesentini Associati
Foto: Athos Lecce

“Abbiamo vissuto partendo dal presupposto che ciò che fosse buono per noi poteva essere buono per il mondo. Abbiamo sbagliato. Dobbiamo cambiare le nostre vite in modo che sia possibile vivere rovesciando questo concetto: ciò che è buono per il mondo sarà buono per noi. E ciò richiede che facciamo uno sforzo per capire come funziona il mondo e cosa gli fa del bene. Dobbiamo imparare a collaborare a un processo al quale apparteniamo. Ma, soprattutto, dobbiamo imparare a renderci conto che la creazione è ricca di mistero e non la capiremo mai.
Dobbiamo smettere di essere arroganti, ritrovare il senso della maestà della creazione. È solo a queste condizioni di umiltà e di rispetto verso il mondo che la nostra specie riuscirà a rimanervi”.
(Wendel Berry)

I PRODOTTI NATURALI REINTEGRABILI
Oggi dobbiamo difendere il capitale naturale, che comprende: l’acqua, i minerali, gli alberi, la fauna ittica, il
suolo, l’aria, ma anche, tutti i sistemi viventi: praterie, savane, zone umide, estuari, oceani, barriere coralline, tundre e foreste pluviali. In questa prospettiva, l’utilizzo di prodotti naturali completamente reintegrabili nei cicli biologici aiuterà la natura a rigenerarsi ed eviterà l’utilizzo di sostanze tossiche per l’ambiente e per l’uomo.
TRATTAMENTO NATURALE DEL LEGNO
Trattare il legno con oli e cere naturali, ad esempio, rende il legno protetto, bello e acquista valore. Il trattamento delle travi strutturali in legno di abete posate in opera, con Evergreen, si può eseguire mediante una prima levigatura, per asportare materiali cementizi e polverosi. Si può passare alla pulitura e sgrassatura delle travi utilizzando il solvente vegetale
VEGA . Si possono, poi, dare 2 mani di olio di finitura BELLATRIX usando un rullo a pelo corto per smalti.

BIO AND NATURAL

“We have lived by the assumption that what was good for us would be good for the world. We have been wrong. We
must change our lives, so that it will be possible to live by the contrary assumption that what is good for the world will be good for us. And that requires that we make the effort to know the world and learn what is good for it. We have to
learn to work with the process in which we belong.
But, more than anything, we have to learn to realise that creation is full of mystery and will always be beyond us. We must stop being arrogant, and get back in touch with the majesty of creation. Only under these conditions of humility and respect for the world will our species manage to remain a part of it.”

(Wendell Berry)

 

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