A Lainate

Alla scoperta di Villa Litta, complesso edificato dai Visconti Borromeo nel 1585, con un vasto parco e un Ninfeo.

Il Palazzo. Edificato da Pirro I Visconti Borromeo, sul modello delle ville medicee, con una funzione ludica, fu progettato dall’architetto Martino Bassi e arricchito dalle opere dei pittori Procaccini, Morazzone e Lodola e dagli scultori Brambilla e Prestinari, per diventare un luogo di delizie. L’ultimo erede della famiglia, Giulio Visconti Borromeo Arese, nella prima metà del Settecento fece costruire il palazzo occidentale, che il nipote Pompeo Litta nel 1750 arricchì con grandi sistemazioni scenografiche.

Da quel periodo di splendore, la villa subì varie vicissitudini, fu venduta dai Litta nel 1870, passò di mano varie volte e si degradò, fino a che nel 1970 fu acquisita dal Comune di Lainate e restaurata. Il parco. Vasto tre ettari, arricchito di fontane, sculture e “teatri di verdura”, fu sistemato all’inglese nel 1808 dall’architetto Canonica. Il Ninfeo. Costruito tra il 1585 e il 1589, per ospitare le collezioni pittoriche e archeologiche dei Visconti Borromeo, ha il suo punto di interesse nei giochi d’acqua, azionati da macchine elaborate dai disegni di Leonardo da Vinci e alimentati da un pozzo, non da torrenti o cascate.

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