A DUE LIVELLI CON SCALA

servizio di Marianna Sainati, foto Athos Lecce
Primo piano con mansarda di una villa inizio secolo a Milano

A Milano, all’interno di un edificio dei primi del ‘900, inserito in un insolito quanto gradevole tessuto urbano composto da isolati connotati da edilizia a carattere residenziale di tipo unifamiliare, si trova l’appartamento oggetto di questo servizio fotografico. Il progetto di ristrutturazione ha interessato l’intero edificio definendo la divisione dello stesso in due unità abitative; l’appartamento in questione occupa il primo piano e la parte mansardata ed è stato suddiviso classicamente in una zona giorno, che interessa tutto il piano superiore, mentre la parte notte si sviluppa al piano della mansarda.
L’intervento di ristrutturazione della parte interessata dal progetto è stato sicuramente radicale da un punto di vista distributivo e volumetrico, ma ne ha fondamentalmente rispettato le caratteristiche originarie di connotazione: gli infissi, il tema degli archi come suddivisione degli spazi, le modanature delle cornici del soffitto ed il disegno delle pavimentazioni. Ciò che è stato veramente il tema forte dell’intervento è la ridefinizione dei volumi di questo edificio che era tipicamente caratterizzato da un corpo scale centrale e una serie di locali, generalmente a pianta quadrata, ben suddivisi sia funzionalmente sia visivamente l’uno dall’altro. Fermo restando che il nucleo centrale del corpo scale è rimasto intatto, in quanto l’edificio ospita due unità abitative, il primo impatto visivo che si riceve entrando in questo appartamento è dato dalla presenza della scala che collega il piano primo alla parte mansardata. Uno degli elementi centrali, se non il più fortemente connotante, è infatti la presenza della scala; posta al centro della pianta del piano di accesso, è visibile da qualsiasi angolazione della parte giorno.
Un intervento sicuramente incisivo dal punto di vista distributivo e delle volumetrie, ma classico per la sobrietà di materiali e colori.

Pur nella sua estrema trasparenza per disegno, materiali e colori, è un elemento caratterizzante degli ambienti nel quale si inserisce. Realizzata in ferro con le alzate a mensola rivestite in parquet di rovere come il pavimento del soggiorno, si pone frontalmente all’ingresso e in asse alla finestra: la luce l’attraversa e la illumina creando piacevoli giochi di trasparenza e controluce che ne fanno risaltare la leggera ma importante presenza. Altro elemento sicuramente emergente è il camino; elemento centrale per tradizione rispetto all’ambiente più conviviale dell’abitazione, il soggiorno, ne sottolinea la centralità inserendosi nella parete prospetticamente privilegiata all’interno della partitura delle porte finestre. Le scelte di arredo si adeguano armonicamente alle linee sobrie ma incisive dell’intervento propriamente strutturale, lasciando spazio agli elementi fulcro dell’intervento. L’arredamento è orientato sicuramente ad un sobrio ed essenziale “moderno” che però nulla concede a strappi ed eccessi; tutto è rigorosamente lineare ed essenziale sia nei materiali che nelle scelte cromatiche, tendenti ad un tono neutro ma caldo ed accogliente. Di tono più tradizionale è la cucina che risulta essere il luogo più classicamente disegnato di tutto l’intervento.
E’ una cucina della memoria, classica e tradizionale per materiali e dimensioni, all’interno della quale sono presenti pezzi altrettanto classici del design italiano come la lampada Costanza di Luceplan o il bollitore di Alessi.

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