Natura Virtuale.

Referenze Fotografiche: Carola Lorio e Piero Gilardi

Piero Gilardi, artista, nasce a Torino nel ’42. Nel ’63 realizza la sua prima personale ‘Macchine per il futuro’. Due anni più tardi crea le prime opere in poliuretano espanso ed espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. Dal ’85 inzia una ricerca artistica con nuove tecnologie ed elabora il progetto ‘Ixiana’ che presenta a Parigi. Dal ’88 realizza installazioni interattive multimediali e workshops creativi con il pubblico. Con Claude Faure e Piotr Kowalski costituisce l’associazione internazionale ‘Ars Technica’. Come responsabile della sezione italiana promuove le mostre internazionali ‘Arslab’ del ’92, ’95 e ’98 a Torino.

C’era una volta… già così iniziano tutte le fiabe, ma cosa c’era una volta, prima, intendo prima di Piero Gilardi? C’era la filosofia del camino con i suoi materiali tradizionali, legno, pietra e ferro, con i suoi riti, la sua gestualità, le nenie, i canti, storie e filastrocche, c’erano il larice e l’abete, il granito ed il marmo, i bruniti bagliori del rame e dell’ottone… il calore delle braci, il crepitio del legno, guizzar della fiamma, l’odore buono delle resine, c’era… Ma no, tranquilli, c’è ancora tutto, Piero Gilardi non è l’orco cattivo delle fiabe, ma un artista di straordinaria sensibilità, attento alla natura ed ai suoi componenti primari: acqua, aria terra e fuoco, all’accezione ‘uomo’ ed alla inconfutabile realtà tecnologica dell’epoca che viviamo. Notissimi fin dagli anni ’60’, in America ed in Europa, i suoi ‘Tappeti-Natura’ non vanno intesi come monito o denunzia ecologista né malaugurante rappresentazione di una natura in via di estinzione, ma come artifizii, inganni, metafore, elementi indispensabili ed insiti nella natura stessa dell’Arte.

Niente tele e pennelli, l’immaginifico lo realizza tridimensionalmente in poliuretano espanso perfetto, appetibile, così bello da essere struggente, un vero più bello del vero perché retaggio di memorie, originato e stimolato da emozioni. Ricerca e sperimentazione sono alla base dell’operare di Gilardi, dal 1988 accanto ai ‘Tappeti-Natura’ nascono installazioni interrattive che con l’inserimento di tecnologie audiovisive computerrizzate coinvolgono il fruitore, non più passivo ma interattore mediatico sull’opera stessa. Esempio, nell’installazione ‘Liquid breath’ l’intensità della cascata si modula sul ritmo del respiro dell’osservatore. Ora stà lavorando al progetto di un ‘Parco Natura’ da realizzarsi a Torino in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006. Auguri di tutto cuore. (Tiziana M. Zanchi)

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