Le schede tecniche

A cura di Carlo Goglio

Nel desiderare una piscina il primo pensiero va alla sua forma e dimensione, mentre l’ultimo va a finiture ed accessori. Spesso viene adottata questa prassi anche durante la progettazione considerando l’impianto di depurazione dell’acqua una componente necessaria, al pari delle altre, mentre al contrario, dalla qualità dell’acqua contenuta e dalla facilità di mantenerne le caratteristiche dipenderanno i piaceri derivanti dall’uso della piscina.
La qualità dell’acqua di una piscina non dipende solamente dal filtro e dai prodotti chimici, ma riguarda tutto l’insieme che comprende l’intero ciclo dell’acqua. Il filtro è certamente il cuore della piscina, ma se arterie e vene non sono in buono stato e i capillari non distribuiscono le sostanze necessarie, l’intero corpo non può mantenersi sano. Allo stesso modo, il ciclo dell’acqua, vitale per la piscina, può essere così riassunto:
1. Sistemi di prelievo dell’acqua contenuta in vasca
2. Insieme di tubazioni per convogliare l’acqua alla centrale di depurazione
3. Trattamento e depurazione dell’acqua
4. Insieme di tubazioni per l’invio dell’acqua trattata alla piscina
5. Sistemi di immissione dell’acqua in vasca
Tutti i punti sopra indicati devono essere correttamente affrontati, giustamente dimensionati, perfettamente bilanciati e tra loro omogenei per ottenere un buon risultato finale. E’ perfettamente inutile spendere per un filtro automatico o di maggiore capacità, se le tubazioni sono sotto dimensionate o le bocchette sono insufficienti o mal posizionate. Il risultato sarà una serie di difficoltà per ottenere e mantenere qualità accettabili per l’acqua di piscina.
Spesso si è costretti a sopperire a carenze progettuali, riguardanti anche solo uno dei punti sopra indicati, operando con quantità anomale di prodotti chimici o con reintegri considerevoli di acqua nuova.
I migliori costruttori di piscine si attengono alla Norma UNI 10637 per il corretto dimensionamento dell’impianto di depurazione che prevede un tempo di riciclo massimo di 8 ore per le piscine ad uso privato, cioè destinate al servizio di abitazioni mono o bifamiliari. Per tempo di riciclo si intende il numero di ore necessario affinché un volume corrispondente al contenuto di acqua della piscina sia fatto circolare attraverso l’impianto di depurazione. Dividendo il volume della piscina per il tempo di riciclo si ottiene la portata dell’impianto di depurazione. Ad esempio, supponendo che il volume della piscina sia di 120 metri cubi e sia di 8 ore il tempo di riciclo, avremo un impianto dimensionato per una portata di 15 metri cubi ora; mentre adottando un tempo di 6 ore, avremo un impianto con una portata di 20 metri cubi ora. Entro tali valori si avrà un impianto correttamente dimensionato, mentre dimensionamenti maggiori servono a coprire in via preventiva eventuali manchevolezze progettuali o esecutive, salvo esigenze particolari.

1. I sistemi di prelievo dell’acqua contenuta in vasca debbono operare sia in superficie che in immersione, comprendendo componenti diversi taluni tra loro in alternativa.
1.1 Skimmer, sono dotati di paratia mobile per funzionare anche in caso di variazioni del livello dell’acqua; sono collegati direttamente all’aspirazione della pompa, devono essere opportunamente disposti in ragione di uno ogni 35 metri quadri, affinché tutta la superficie della piscina sia interessata e non restino zone dove le impurità galleggianti ristagnano.
1.2 Bordi sfioratori, rappresentano una soluzione alternativa al punto precedente, possono essere a pavimento o a parete, con sezioni e forme diverse, sono completati da griglia e canaletta per raccogliere l’acqua di superficie che per effetto di tracimazione esce trascinando le impurità galleggianti. L’acqua viene convogliata a caduta in una vasca di raccolta o di compenso e da qui viene aspirata dalla pompa.
1.3 Scarichi di fondo, posizionati nel punto più basso della vasca, oltre a consentirne lo svuotamento, effettuano l’aspirazione della parte di volume d’acqua non interessato dalla circolazione superficiale.
1.4 Emissori, sono bocchette di aspirazione posizionate a parete per l’aspirazione d’acqua in zone no favorite dalla circolazione.

2. L’insieme di tubazioni per convogliare l’acqua alla centrale di depurazione è collegato alla bocca aspirante della pompa, deve essere il più breve possibile, evitare strozzature e sifoni ed essere giustamente dimensionato per evitare di compromettere le prestazioni di portata della pompa e quindi il rendimento dell’intero impianto di depurazione.
2.1 Nel caso di ripresa superficiale con bordo sfioratore, la tubazione di collegamento con la vasca di compenso, deve essere senza sifoni, avere una buona pendenza ed una sezione che tenga conto del rapporto tra pendenza e distanza.
2.2 Tutte le tubazioni devono essere dotate di valvole di intercettazione e regolazione indipendenti.
2.3 Il collettore che raccoglie le tubazioni deve avere una sezione adeguata alla portata totale dell’impianto.

3. Il trattamento e la depurazione dell’acqua è l’insieme delle funzioni svolte dalle macchine o manualmente per rendere e mantenere l’acqua della piscina limpida, gradevole, igienicamente sicura per i bagnanti e comprende il prefiltro, la pompa di circolazione, il filtro, la disinfezione, la correzione del pH e l’eventuale riscaldamento.
3.1 Prefiltro, normalmente direttamente assemblato alla pompa, contiene un cestello estraibile che trattenere le impurità grossolane come le foglie, per evitare intasamenti alla pompa e al filtro.
3.2 Pompa di circolazione, è l’organo motore che determina il flusso dell’acqua, aspirandola dalla piscina o dalla vasca di compenso, facendola attraversare il filtro, ed inviandola nuovamente in vasca.
3.3 Filtro, ha la funzione di trattenere le impurità presenti nell’acqua, rendendola limpida ed eliminando la torbidità; può essere manuale o automatico ed impiegare tecnologie di filtrazione diverse per efficacia a secondo del materiale filtrante utilizzato: cartucce, diatomee, sabbia monostrato o multistrato, masse eterogenee.
3.4 La disinfezione ha lo scopo di eliminare le sostanze patogene, cioè pericolose perl’organismo; il dosaggio della sostanza disinfettante può essere manuale o automatizzato, ma in ogni caso deve essere presente un leggero valore residuo nell’acqua di vasca, come prevenzione.
3.5 La correzione del valore di pH, cioè del grado di acidità o basicità dell’acqua, è necessaria per consentire al disinfettante di svolgere al meglio la sua funzione e per evitare depositi o corrosioni a strutture e tubazioni. Può essere fatto in modo automatico o manualmente in vasca.
3.6 Il riscaldamento dell’acqua può essere fatto tramite uno scambiatore di calore collegato ad un impianto esistente o con una fonte di produzione diretta autonoma. E’ consigliabile per le piscine in località piuttosto fredde o per allungare la stagione di utilizzo anche ai mesi di maggio, giugno e settembre.

4. L’insieme di tubazioni per l’invio dell’acqua trattata alla piscina deve essere il più breve possibile, evitando strozzature ed essere giustamente dimensionato per evitare di ridurre le prestazioni di portata della pompa e quindi il rendimento dell’impianto di depurazione.
4.1 Il collettore che raccorda le tubazioni di mandata deve avere una sezione adeguata alla portata totale dell’impianto.
4.2 Tutte le tubazioni devono essere dotate di valvole di intercettazione e regolazione indipendenti.

5. I sistemi di immissione dell’acqua in vasca debbono operare sia in superficie che in immersione, per distribuire in modo omogeneo l’acqua proveniente dall’impianto di depurazione e favorendo un circolazione in piscina che eviti la formazione di zone morte ove l’acqua possa ristagnare.
5.1 Immissori o bocchette di immissione, possono essere dotati di regolatori per la direzione del flusso o la variazione della portata; a seconda della tecnologia di circolazione prescelta, possono essere posizionati nelle pareti o sul fondo della vasca. Il loro numero e la loro scelta dipenderanno oltre che dalla dimensione della vasca e quindi della portata dell’impianto di depurazione anche dalla forma.
5.2 Cascate e giochi d’acqua, devono essere opportunamente posizionati perché la loro presenza può disturbare la corretta circolazione dell’acqua in piscina; in ogni caso è opportuno che siano dotati di propria pompa indipendente dall’impianto di depurazione.

Premesso che le scelte progettuali siano state corrette ed efficaci, non deve essere sottovalutato l’aspetto della gestione e della manutenzione, perchè da questo dipende la durata e la qualità dell’acqua nella quale noi, i nostri familiari ed amici ci immergiamo. Se si è optato per soluzioni di tipo manuale, è indispensabile eseguire al momento opportuno le necessarie operazioni. Meglio fare facilmente le operazioni di normale routine che essere costretti ad interventi straordinari più lunghi, impegnativi e faticosi. Basti pensare che le poche alghe che possono essere riscontrate in un angolo della vasca, in certe condizioni si sviluppano molto rapidamente in termini esponenziali, cioè da due diventano quattro, quindi da quattro a sedici ecc. Un intervento tempestivo risolve facilmente la situazione, mentre un ritardo richiede una quantità ben maggiore di prodotti chimici, con spreco di soldi, tempo e fatica. Anche nel caso si sia scelto la soluzione di automatizzare il tutto, è opportuno tenere sotto controllo e in efficienza gli automatismi, meglio se con un intervento periodico e programmato di un manutentore specializzato. Così la piscina potrà sempre fornire quei piaceri che hanno suggerito la sua realizzazione.

 

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