In un rustico a tre piani


UNA SENSAZIONE DI FLUIDITÀ AVVOLGE CHI ENTRA IN QUESTA CASA, AMBIENTI E FUNZIONI SONO INFATTI ARMONIZZATI GRAZIE ALL’ATTENTA REGIA COMPOSITIVA E CROMATICA DELLA PROPRIETARIA.

Casa rustica a Camaiore in provincia di Lucca.
Realizzazione di Stefano Lazzarini.
Servizio di Luisa Carrara.
Testo di Walter Pagliero.
Foto di Athos Lecce.

La casa, circondata da un prato e da un giardino, si trova in una suggestiva zona di Camaiore dove in antico c’era una villa padronale circondata da rustici: questo è quanto è rimasto di una casa a torre destinata fin dall’inizio a un uso abitativo. Negli anni trenta fu adibita a scuola elementare, durante la guerra ridiventò abitazione per gli sfollati dalle città e all’inizio degli anni ‘50 venne in pratica abbandonata. La casa è a tre piani e il soggiorno occupa tutto il pianterreno allargandosi sul giardino dove c’è la gradita presenza di una vecchia pianta di limone e di un piccolo pergolato. Il restauro è stato fatto cercando di conservare tutte le caratteristiche originarie. Sono stati conservati, dopo un radicale risanamento, anche i vecchi solai a travi di legno, mentre i pavimenti, che non erano più quelli originali, sono stati sostituiti con vecchie mezzane in cotto toscano di recupero, creando così uniformità tra gli ambienti. Anche le scale sono state ricostruite in vecchio cotto dello stesso tipo.

In questa pagina, la tavola apparecchiata in giardino con tovaglia di pizzo macramé e piatti dal bordo celeste di sapore country. A destra, il soggiorno a colori chiari.

La casa è a tre piani e il soggiorno occupa una parte del giardino che dispone di una vecchia pianta di limoni e di un piccolo pergolato. Al piano terra vi era la cucina e la dispensa, mentre ora è un’unico spazio che comprende cucina, tinello e salotto. Il camino è stato ricostruito sul modello di quello in muratura ancora esistente al primo piano. La cucina è stata ricostruita nella stessa posizione d’origine bordando il piano di lavoro con ceramica rustica di Caltagirone. Le finestre sono quelle tradizionali con bastone e scuretti. Le pareti bianche sono decorate da quadri di Magazzini.
Il tavolo del salotto ha, sotto il cristallo, una vecchia grata fiorentina. Il tavolo per il pranzo, dipinto in verde pisello, ha una tovaglia arricchita con pizzo macramé. I tessuti dei divani sono di Anghiari, i cuscini e le tovaglie di Buratti e, nelle camere da letto, le lenzuola sono di Capecchi di Pistoia. Fuori troviamo un tavolo e delle comode sedie in ferro battuto di forma un po’ liberty, al centro di siepi e bordure formate con piante aromatiche come il rosmarino e la lavanda o decorative come la ginestra. Chi abita questo appartamento è una signora americana che ama molto l’Italia e che ha tra le sue attività quella di proporre in America i tessuti d’arredamento della ditta Anghiari. A differenza del gusto cosiddetto “rustico” diffuso tra gli italiani che comprano cascine per farne seconde case per il week-end, gli stranieri, che ugualmente apprezzano la campagna dell’Italia centrale (toscana e umbra soprattutto), dimostrano nell’arredare le stesse cascine un gusto più sobrio e, per quanto riguarda l’uso di quadri alle pareti, più vicino a quello per niente rustico delle loro case di città. La ricerca spasmodica del gusto paleo-contadino è più una prerogativa degli italiani, che spesso impazziscono per il vecchio stampo per budino, per il ferro da stiro a carbonella, per un primordiale arcolaio.

Nella serie di foto in questa pagina, si vedono scorci di vari ambienti dove domina sempre il bianco unito a un morbido beige. Nell’ immagine a destra, il tavolo per pranzare all’interno di colore verde pisello ha una tovaglia bianca in piquet con disegni a rilievo e sedie metalliche molto funzionali e poco “rustiche”.

 

 

 

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