Si è concluso il lungo iter per l’individuazione di un progetto adatto all’adeguamento liturgico della Cattedrale di Alba. Il concorso, di respiro nazionale, fu lanciato nel maggio 2007 e ha previsto due fasi: una prima per la presentazione di idee progettuali, che ha consentito alla Commissione giudicante di selezionare 5 gruppi. Questi sono stati invitati a prendere parte alla seconda fase del concorso che prevedeva la presentazione di progetti preliminari; tali progetti sono stati rivisti ex novo.
La Commissione giudicatrice, presieduta dal Vescovo, S.E. Monsignor Sebastiano Dho, ha incluso don Stefano Russo (Direttore Ufficio Nazionale BCE della CEI), Monsignor Tiziano Ghirelli (Consulta Nazionale BCE della CEI), e altri esponenti di tutti gli Uffici ed Enti che hanno contribuito alla stesura del bando. Questo richiedeva la partecipazione
Nel presentare il volume che pubblica tutti i progetti partecipanti al concorso, don Stefano Russo scrive: “Qualcuno potrebbe chiedersi se era proprio necessario arrivare a realizzare, attraverso l’adeguamento liturgico, una così particolare trasformazione per un luogo avente una storia così importante e impegnativa. A questa domanda possono esserci molteplici risposte e forse quella più convincente viene dalla stessa Cattedrale di Alba, con la sua storia. Le sue origini infatti sono antiche, ma se si considera il suo aspetto attuale è facile, anche per un occhio inesperto, accorgersi che è rimasto ben poco dell’impianto architettonico, artistico e liturgico che caratterizzava l’edificio di culto originario… La Cattedrale che vediamo oggi è il risultato di un’evoluzione che ha a che fare con il passaggio della storia e dei diversi stili architettonici che di volta in volta si sono imposti… La Cattedrale è sopravvissuta perché ha saputo trasformarsi… per continuare a essere il luogo di culto ‘principe’ della Diocesi. La giusta attenzione alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico presente in una Cattedrale non va messa in opposizione alla necessità di apportare nuovi contributi al luogo di culto.
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