Stile e identità
L’abitazione di una famiglia ladina a Corvara in Alta Val Badia.
progetto Ugo Kostner architetto servizio di Luisa Carrara foto Athos Lecce
Corvara è il cuore sportivo (e mondano soprattutto in inverno) dell’Alta Val Badia, una zona privilegiata delle Dolomiti per le bellezze naturali e per il sistema di impianti sportivi che permette di muoversi di pista in pista per decine di chilometri utilizzando solo gli sci e i mezzi di risalita. La Val Badia è popolata da un’enclave di lingua ladina (che come dice il nome è una lingua romanza nata direttamente dal latino): una popolazione che ha sempre amato il suo territorio salvandolo in modo accettabile dall’imponente, e benvenuta, invasione turistica. Il segreto di questa forte identità si manifesta anche nelle tipologie edilizie.
L’ingresso principale sfodera due finestre abbaino di bella modernità innestate su un corpo curvilineo di cristallina purezza.
Ma, in primis, sta nell’attaccamento alla loro lingua e alle loro tradizioni, un’attaccamentoche ha permesso ai ladini di superare la politica livellatrice del periodo fascista (quando il ladino non veniva minimamente considerato) e di attuare oggi, in quanto provincia “speciale”, una piena rivalutazione della loro particolarità culturale. Questa premessa storica era necessaria per cogliere nella giusta luce lo spirito degli interni qui illustrati dove si coniugano modernità e tradizione. Esempio di questo discorso: l’ingresso principale (nelle due pagine precedenti) che sfodera due finestreabbaino di bella modernità innestate su un corpo curvilineo di cristallina purezza, e l’interno della stube con il camino in muratura che contiene piastrelle concave secondo una tradizione che risale al Medio Evo (i famosi kachelhofen).
Una casa tirolese tradizionale interpretata con creatività.
Qui l’architetto ladino riesce a coniugare in modo convincente cultura moderna e tradizione tirolese.
La zona pranzo, illuminata da una grande apertura, ricorda l’antica finestra termale dei romani. Il tavolo è moderno con sedie in legno curvato di gusto viennese.
Il resto della casa è stato concepito con lo stesso criterio: le sedie sono quelle tirolesi di origine gotica, ma sopra, il soffitto si inarca con travi a vista che configurano uno spazio tutt’altro che tradizionale.
Sotto la finestra ad abbaino, un “bauernmöbel” antico di famiglia. Nell’immagine in basso l’area dedicata al fitness e al relax, con spalliera, lettino da massaggi e lettino solare. Una camera da letto dominata dalla boiserie che copre completamente pareti e soffitto con semplici quadrature di gusto moderno. Faretti di Artemide.
Biografia
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Hugo Kostner, architetto È nato a Brunico nel 1953, si è laureato in architettura nel 1982 all’Università di Innsbruck e, dopo aver ottenuto la convalida del titolo in Italia, nel 1983 ha sostenuto l’esame di stato all’Università di Venezia. Nello stesso anno ha aperto a Corvara in Val Badia, dove tuttora vive e lavora, uno studio d’architettura insieme alla moglie, architetto Carmen Aster, con cui ha lavorato fino al 1994. Si occupa di architettura del territorio alpino nell’area dell’Alta Badia. |
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