Camino passante: il doppio piacere del fuoco.

È una soluzione molto efficace per beneficiare contemporaneamente due ambienti col dolce calore e col vivace
spettacolo delle fiamme che dà il camino: in tal modo, sia chi si trova in un locale sia chi si trova nell’altro può goderne in eguale misura e nello stesso tempo si stabilisce un tramite tra i due spazi ma anche una divisione, anche se non drastica.
Ma occorrono precise condizioni perché un camino passante abbia un buon funzionamento per lungo tempo: innanzi tutto, è opportuno sia dotato di una presa d’aria esterna (con condotto da ricavare nel pavimento o da mascherare nell’arredamento con una finta trave) per non creare correnti d’aria tra i due locali, che sarebbero comunque spiacevoli e che soprattutto porterebbero l’aria dall’ambiente più freddo a quello più caldo: apparentemente sembrerebbe utile ad equalizzare le due temperature, ma vi voglio vedere comodamente seduti davanti al camino, ben scaldati di fronte e con una gelida corrente d’aria nel collo e nella schiena… tutti i benefici del camino si risolverebbero in nulla!

1-3. Nella ristrutturazione del loft milanese l’architetto Gaslini ha mantenuto l’effetto volumetrico e spaziale classico
delle antiche tipologie industriali.
I materiali sono naturali (muri in calce, legno sbiancato per le travi), le luci nascoste e regolabili ammorbidiscono le forme e i colori caldi dell’arredo e il camino passante propaga calore e assicura una visuale continua tra il soggiorno e il pranzo.
2. Il camino dai due volti Saphir Tunnel di e Rüegg, distribuito in Italia da Celsius Italia, è un monoblocco da incasso che si adatta perfettamente sia ai grandi camini classici e antichi, sia ai rivestimenti dal design più moderno. Spettacolare il colpo d’occhio regalato dalle due facciate che si aprono sui due lati contrapposti. E’ dotato del sistema silenzioso e a scomparsa di apertura verticale del focolare ed è disponibile nella versione a convezione naturale.

Poi è necessario che il camino abbia una bocca uguale su entrambi i lati, se i due ambienti sono approssimativamente analoghi come superficie e volume, oppure che le due aperture siano ben proporzionate ai rispettivi ambienti, se questi fra loro differiscono: in questo modo, il calore radiante immesso dalle fiamme si distribuirà in maniera adeguata. Ma sappiamo che questo calore ha un rendimento abbastanza basso, se il camino è aperto (normalmente è attorno al 30%, in un camino passante può ancora abbassarsi a causa delle maggiori dispersioni): è allora utile attivare una circolazione d’aria calda, con alcune bocchette poste nella parte alta della cappa, anch’esse proporzionate al volume dei rispettivi ambienti, e con altre bocchette d’aria di ripresa nella parte inferiore del camino.
La soluzione migliore, però, è un inserto chiuso da vetri resistenti al calore su entrambi i lati (ne esistono parecchi in
commercio) che sarà dotato di un efficiente sistema di circolazione d’aria calda, eventualmente attivato e potenziato da un ventilatore, che innalzerà notevolmente il rendimento termico e distribuirà perfettamente il calore, senza sacrificare la bellezza del fuoco.

(R. Summer)

 

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