Kilometrorosso


Il Master Plan di Jean Nouvel fa del muro color “rosso Ferrari” il simbolo del nuovo parco tecnologico nel cuore della valle Padana: un campus di 9.000 metri quadrati con 70 centri di ricerca.

Progetti di: Jean Nouvel e Studio di architettura BLAST

Sullo sfondo, la cerchia delle Alpi. La vicina autostrada Milano-Bergamo-Brescia, la più trafficata arteria nazionale, scomparirà agli occhi delle migliaia di ricercatori (se ne prevedono circa 3000) che tra qualche anno lavoreranno nel nuovo parco tecnologico che sta sorgendo alle porte di Bergamo, in posizione baricentrica per la regione. Si chiama
“Kilometrorosso”, ed è già visibile: trecento metri già sono pronti, poco prima dell’uscita bergamasca per chi viene da Milano.
L’idea è di Jean Nouvel. A lui il consorzio sorto con l’idea di far nascere il nuovo parco dedito alla ricerca scientifica e tecnologica, ha affidato la sistemazione esterna del complesso. Il progettista francese ha messo assieme diverse considerazioni: che un elemento promotore del consorzio sia l’azienda Brembo, che fabbrica i freni per le Ferrari da corsa; il fatto che queste autovetture rappresentano il vertice ben noto dell’industria italiana; il fatto che per la
ricerca scientifica e tecnologica ci vuole silenzio: occorre isolarsi dai rumori del traffico persistente nella vicina autostrada. Ne è nata questa parete metallica alta dieci metri e lunga mille.

Nelle foto: sopra vista a volo d’uccello del nuovo “campus”; sotto la 1a porzione di muro di “Kilometrorosso”.
Sezione prospettica e vista dell’ingresso del Centro delle Professioni, progettato da Blast (architetti Bombassei, Traversa, Siccardi). Il Centro ha una superficie di 9 mila metri quadrati ed è organizzato su quattro livelli. Un parcheggio interrato, i primi due piani sono dedicati a servizi aperti agli utenti dal Campus (librerie, sportelli bancari,
caffetteria, ecc.). E’ progettato per ridurre il consumo energetico, con facciate schermate.

Splendente nel suo rosso vivo, arretrata di una trentina di metri dalla sede autostradale.
Un varco consentirà di entrare là dove già è sorto il primo edificio, il Centro delle professioni, progettato dalla studio
di architettura Blast di Milano. Sarà questo non solo il “portale”, ma anche il luogo di ritrovo per i ricercatori che opereranno nelle 50 – 70 realtà (aziende, centri di ricerca, laboratori) che saranno attivi a partire dal 2008, nei campi più diversi.
Dalle costruzioni (il centro studi Italcementi è stato progettato da Richard Meier) alla farmacologia (si trasferirà qui il Mario Negri di Bergamo).
I diversi centri avranno edifici diversi entro il parco, dove ci si muoverà a piedi o in bicicletta.
E in omaggio a questa visione del mondo attenta al risparmio, il Centro delle Professioni è progettato con pannelli fotovoltaici e facciate che sfruttano al meglio la luce solare.

L.S.

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