La voce del paesaggio

Il recupero degli edifici rurali

Progetto di: Edoardo Milesi, architetto
Foto di: Francesca Perani per gentile concessione del progettista
Testo di: Leonardo Sevadio

Case coloniche come questa punteggiano le nostre campagne. Edifici in pietra o in laterizio, a volte intonacato, a volte e vista, di grande metratura. Un tempo ospitavano i coltivatori ma anche i fienili e in certi casi le stalle. Tutto sotto un
unico tetto. Con la riduzione delle attività agricole, spesso oggi si trovano disabitati: restano mute testimonianze del tempo in cui i campi erano abitati e lavorati col sudore della fronte. Il loro recupero e la loro conservazione testimonia sia l’anelito al ritorno alla vita nei campi di una popolazione che si è fatta nella sua quasi totalità urbana, sia la necessità di mantenere la memoria impressa nel paesaggio. Perché quelle case coloniche sono tutt’uno con il profilo dei colli, con la prospettiva delle strade sterrate che li raggiungono attraverso boschi e prati, con il carattere di un territorio che
da secoli è conformato dall’opera umana. Tornare ad abitare queste case vuol dire restituire vita a luoghi che hanno rischiato l’abbandono e ridare un volto amico alla campagna.

Nelle foto: L’edificio si svolge su tre livelli ed è caratterizzato da un porticato al piano terra.
Scorcio della pavimentazione di un terrazzo; vista dal cancello verso l’ingresso.

Building on three levels characterised by an arcade on ground floor. View of the floor of a terrace; view from the gate towards the entrance.

La tipologia rurale offre volumi solidamente impiantati e di grande ampiezza
che diventano ambienti luminosi e confortevoli

Nelle foto: La semplice solidità dell’impianto consente di operare in modo tale da accentuare la libertà spaziale all’interno mentre all’esterno si mantiene il profilo dell’edificio storico. Questo permette di conservare la valenza
paesaggistica del sito, mente la destinazione residenziale suggerisce di sfruttare al meglio le dimensioni del volume
interno, per predisporre sfondati, camminamenti, trasparenze, inconsuete altezze dei soffitti.

The simple solidity of the structure means one can accentuate spatial freedom inside and maintain the historical look of the building outside. This means the landscape remains unaltered, while as a residence it can have walkways, transparencies, and unusual ceiling heights, all of which make the most of the dimensions of the inner volume.

Farmhouses such as this one are scattered all over the Italian countryside. They are large buildings made of stone or brick, covered with plaster or left bare. Farmers used to live in them, and sometimes they also contained a hayloft and a stable all under one roof. Owing to a fall in agricultural activities, these houses are often uninhabited. Their restoration and preservation bears witness both to a desire to return to country life on the part of a population that now lives almost completely in an urban setting, and to the need to keep the memory of the landscape alive. These farmhouses have become a part of the landscape, with narrow roads leading up to them through woods and fields. Returning to these houses means restoring life to places that have run the risk of being abandoned, and giving the countryside a new voice.

L’edificio è ubicato nella campagna del monte Bue nella Bergamasca, è stato costruito tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Un edificio povero, che aveva due cucine, al piano terra e al primo piano. I locali erano raccordati da corridoi laterali, che erano aperti al primo e al secondo piano. L’opera di ristrutturazione ha mirato a mantenere pressoché inalterata l’immagine esterna della casa ed ha mantenuto la partizione verticale dello spazio su tre livelli. I corridoi aperti sono stati chiusi. La disposizione delle solette è cambiata in misura contenuta, per aprire uno spazio a doppia altezza per il soggiorno libreria che diventa il luogo centrale dell’edificio, un ambiente aperto che si pone come ambiente di riferimento, luogo attorno al quale gravita la vita della casa.

Le travature lignee a vista contribuiscono in maniera sostanziale a conservare
il “sapore”tipico dell’edificio rurale

Nelle foto: L’articolazione degli spazi interni si riduce al minimo: i corridoi lineari, prima della ristrutturazione aperti
all’esterno, oggi chiusi, raccordano i locali che restano allineati l’uno dopo l’altro. Particolare significato in tale contesto acquistano le finestre, che ritmano la progressione spaziale e sottolineano la profondità degli ambienti.

The arrangement of interior spaces is reduced to a minimum: linear corridors, open on the outside prior to the renovation, but now closed, bring together the rooms that remain aligned with respects to each other. Windows
acquire special meaning here, and they provide rhythm to the space while underlining the depth of the rooms.

Con tale soluzione l’architettura mantiene, anche all’interno, le caratteristiche di semplicità e linearità che le sono proprie, mente si ottiene una godibilità degli ambienti che viene esaltata dalle loro dimensioni. I diversi luoghi, entro l’unico, ampio spazio del soggiorno, sono individuati dall’arredo: il tavolo per la zona pranzo, i divani per il salotto. Le aperture sono caratterizzate da grigliature che riprendono la tipologia tradizionale. La ristrutturazione così mantiene lo spirito della casa.

The building is located in the countryside of Mount Bue near Bergamo. It was built between the late nineteenth and early twentieth century. It was a simple building with two kitchens, one on the ground floor the other on the first. Rooms were placed along open side corridors on the first and second floors. Restoration has sought to keep the exterior image of the house almost unaltered, and has maintained the vertical division of space on three levels. The open corridors have been closed. Double height spaces have been created for the living-room-cumlibrary that becomes the focal point of the building; it is an open room around which life inside the house revolves.

I grigliati in legno

Il fronte nord della casa era caratterizzato dalla presenza delle tipiche aperture da fienile.
Queste erano state murate, poiché la casa nell’ultimo periodo precedente alla ristrutturazione,
era rimasta adibita solo ad usi residenziali e aveva perso la sua funzione mista, che univa, alla funzione residenziale, quella di edificio agricolo. La ristrutturazione ha recuperato le ampie aperture a tutta altezza, che caratterizzano il fienile. Così ha riportato la casa al suo aspetto originario, nel quale i vasti vuoti del fienile giocano un ruolo di assoluta preminenza. La grande apertura così ripristinata è stata definita con un grigliato in legno, che riprende gli stilemi tipici dell’architettura rurale della zona. Il grigliato è stato posto a filo con la muratura ed ha porzioni apribili in corrispondenza delle porte o delle finestre dei diversi livelli.

La grigliatura, così come tutti i serramenti nuovi, è in legno di larice, e costituisce una presenza di notevole importanza nella generale economia dell’architettura. La densità e lo spessore delle asticelle in legno incrociate, ricordano gli elementi a “carabottino” usati nelle imbarcazioni per consentire di camminare sopra le aperture pur permettendo il transito dell’aria e della luce. La trama delle grigliature è più rada del carabottino, ma trasmette anch’essa un senso di solidità e di protezione, pur comunicando allo stesso tempo apertura e transitabilità. Così il luogo del vecchio fienile è pienamente ritrovato nella sua caratteristica di ambiente protetto dalla pioggia ma totalmente esposto all’aria. La casa colonica ritorna alla sua forma originale, che tuttavia viene recuperata con elementi funzionali alla confortevolezza richiesta dalla sua destinazione attuale.

C’è compresenza di elementi originali e nuovi, che trovano
una continuità nel rispetto della forma storica dell’edificio.

In Edicola

Nelle foto: Pavimentazioni e soffitti in legno danno una continuità ai diversi ambienti. Tutti gli infissi sono in legno di larice.
Wooden floors and ceiling provide continuity to the rooms. All fixtures are made of larch wood.

Il camino è rimasto quello originale, con l’ampia apertura del focolare, è proporzionato alle dimensioni della casa e caratterizzato dalla cornice in pietra. Nel contesto della ristrutturazione diventa l’occasione per una presenza che assume caratteri di testimonianza, dalle valenze estetiche. Le camere da letto conservano il lindore genuino di quelle della casa colonica. Il raccordo tra i diversi livelli è mediato da una scala in muratura e legno posta nel vano dei corridoi, ma a questa si affianca un ascensore idraulico. La vecchia casa colonica acquista così un grado di confort proprio dell’edificio urbano, pur conservando il suo volto caratteristico. E la campagna conosce un nuovo stile di vita.

Il progettista

Nato a Bergamo, Edoardo Milesi si è laureato al Politecnico di Milano nel 1979. Il suo studio ha due sedi: a Bergamo e a Grosseto. Esperto in materia di tutela paesistico-ambientale, ha conseguito numerose specializzazioni, tra le quali Ecologia dell’Architettura, Architettura navale, Architettura religiosa e Arte dei giardini.
Realizza restauri e residenze private, con particolare attenzione agli aspetti costruttivi e ai modi di intervento rispetto alle preesistenze. Si occupa di urbanistica con parrticolare interesse per i piani attuativi integrati. Tra i suoi principali lavori: il Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio dell’Amiata, riqualificazione urbanistica del nucleo storico di Ponteranica, campus scolastico e teatro Lallio a Begamo, ristrutturazione dei castelli medievali di Colle Massari.

In this way the interior architecture also maintains its characteristics of simplicity and linearity, while obtaining pleasant rooms that are set off by their sizes. The furniture marks out the different areas within the only large living room space: a table for the dining area and sofas for the living room. Doors and windows are characterised by traditional screening. In this way the renovation has maintained the spirit of the house. The fireplace is original and has a large opening that is in proportion with the size of the house; it has a stone mantelpiece. During the renovation it has been used as an aesthetic element that bears witness to the passage of time. The bedrooms have maintained the genuine neatness of farmhouses. A masonry and wood staircase in the corridors brings together the various levels, in addition to a hydraulic elevator.

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