"Arredamont" è la più importante esposizione dell’arredamento per le case di montagna. Ne parliamo con Giovanni De Lorenzi, il Presidente di Longarone Fiere, che organizza l’evento da ben ventisette anni alla fine di ottobre…
di Leonardo Servadio
Presidente, potrebbe, innanzitutto, spiegarci qual è il ruolo della Fiera nello sviluppo di questo luogo, il Vajont, dalla sua rinascita dopo il disastro della diga nel ’63 a oggi? Un ruolo centrale, di volano per tutta l’economia locale e di raccordo tra l’economia locale e quella globale. La Fiera di Longarone è nata attorno a un fenomeno particolare della zona: questa è terra di gelatai. Basti pensare che soltanto in Germania ci sono oltre 5.000 gelaterie i cui proprietari sono originari di qui, e molti altri sono in Olanda, Austria, Spagna, Lussemburgo e, in numero minore, in altri Paesi europei. È dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso, che a Longarone ogni anno si svolge una fiera del gelato artigianale, ben prima del disastro della diga del Vajont. Una tragedia che ha segnato la storia di questa zona, tanto che a Belluno si parla di "prima del ’63" e "dopo il ’63": quell’anno è uno spartiacque. Dopo la tragedia, lo Stato ha voluto appoggiare la ricostruzione con una forte azione di sviluppo industriale, così è stata stimolata l’imprenditoria locale e anche diverse industrie si sono trasferite in questa provincia ponendo fine ad un fenomeno di emigrazione che contraddistingueva questi luoghi. Nell’ambito di questa rinascita morale e economica, la Fiera ha svolto un ruolo fondante, ha risposto alla necessità di favorire l’interscambio. Arredamont è nata nel ’78 ed è subito diventata la più importante fiera per l’arredamento in montagna, e uno dei principali appuntamenti nel nostro calendario.
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A destra, Giovanni De Lorenzi, Presidente Longarone Fiere, in compagnia dell’Onorevole Aldo Brancher, Sottosegretario alle Riforme Istituzionali.
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Quali gli altri eventi che vi impegnano? All’inizio dell’anno teniamo "Expoque", fiera del collezionismo a tutto campo: dall’auto d’epoca al francobollo. Segue "Agrimont", appuntamento per l’agricoltura in montagna, forestazione e tutta la filiera del legno. Quindi un evento dedicato alla caccia, alla pesca e alla natura: cominciato nel 2001, si è subito imposto come una fiera di grande interesse. Oggi attira in tre giorni quasi ventimila visitatori. Prima dell’estate si tiene una mostra-scambio sui rettili e gli animali esotici: seconda per importanza in Europa pur essendo partita solo cinque anni fa. Dopo la pausa estiva, si svolge l’evento dedicato ai “Sapori Italiani”: i prodotti tipici regionali dell’agro-alimentare. Poi "ExpoDolomiti" per valorizzare la montagna e il territorio montano, legato alla economia del turismo. A seguire “Praesidium” una rassegna delle attrezzature e dei servizi di protezione civile. Subito dopo, “Orienta”, una fiera di orientamento scolastico e professionale riservata agli studenti delle scuole superiori e universitari. Alla fine di ottobre l’evento clou: “Arredamont”, che si svolge su una superficie di 17mila metri quadrati, coinvolge circa 300 espositori da 10 paesi europei e da 11 regioni italiane. Chiude il calendario, a fine novembre, la MIG – Mostra Internazionale del Gelato, il più importante evento al mondo del settore, radicato in un contesto territoriale di forte tradizione e cultura, unico, dal quale quasi ventimila persone, ogni anno, emigrano stagionalmente nel Paesi del Nord Europa per offrire il “dolce freddo” ai popoli di quelle nazioni.
Si presuppone che in Arredamont il legno la faccia da padrone… Certamente, come dicevo sono rappresentati marchi provenienti, oltre che da tutta Italia, da quasi tutti i Paesi europei, compresi quelli più a Nord, quali Danimarca e Finlandia proprio per l’interesse centrale rivestito dagli arredamenti in legno. Il che non vuol dire che manchino elementi in materiali di tendenza e moderni: acciaio, plastica, resine. Ma certamente chi si rivolge all’artigianato desidera soprattutto il materiale tradizionale e artistico.
Si notano anche produttori di elementi in ferro battuto? Senza dubbio. Anche se forse questi prodotti suscitavano maggiore attenzione alcuni anni fa. Oggi vi sono prodotti in materiali alternativi forse più accessibili per il grande pubblico.
Lo sviluppo delle vendite è spinto più dal mercato degli immobili di residenza o dalle seconde case di vacanza? Difficile dirlo. Certamente chi ha in montagna la casa per le vacanze preferisce gli arredamenti tipici in legno, mentre chi risiede in permanenza in montagna si rivolge anche agli elementi più funzionali, a prescindere dal materiale. In generale, tuttavia, in Arredamont, si può dire che la parte del leone appartenga sempre all’arredamento d’elite, quello preparato su misura da artigiani e dotato di caratteristiche specifiche. Le commesse per i produttori provengono indistintamente dalle famiglie e dagli imprenditori del comparto turistico interessati al rinnovo di ristoranti, alberghi e altro genere di locali pubblici, dove il legno, in termini di immagine e calore, fa la differenza.
La Fiera aiuta a realizzare contratti? Direi che la Fiera ha contribuito ad allargare il mercato in modo sostanziale. Vi sono produttori che realizzano i 2/3 del loro fatturato sulla base degli ordini raccolti nel corso di Arredamont. Abbiamo visto aziende che hanno raddoppiato il loro organico da un anno all’altro, dopo aver esposto qui i loro prodotti. Del resto l’artigianato di alta qualità non conosce crisi. La gente è sempre disposta a spendere per oggetti pregevoli e che durano nel tempo, a maggior ragione se sono anche funzionali.
Oltre che luogo di scambio commerciale, la Fiera è ancheluogo di scambio di idee? È evidente che quando 50.000 visit
atori passano da uno stand all’altro, come avviene a Arredamont, inducano discussioni, suggerimenti, confronti, dibattiti, da cui tutti traggono giovamento. Gli acquirenti per la formazione del proprio gusto e delle proprie conoscenze e gli espositori, che sono portati a valutare criticamente i propri prodotti e ad accogliere suggerimenti.
Vi sono anche altri complementi di arredo, come i caminetti? Tutto il comparto degli elementi per il riscaldamento della casa è presente. Per esempio le stufe tirolesi che, col loro carico di tradizione e con le innovazioni apportate negli anni recenti, consentono di diffondere il calore in tutti gli ambienti della casa. Le stufe sono elementi caratteristici, che occupano una posizione centrale nell’arredo, così come la linea tessile, che sta conoscendo una interessante evoluzione, alla pari del risparmio energetico e dell’illuminazione.
Le energie alternative sono presenti? Certamente. Dal fotovoltaico al solare. È in gestazione una nuova esposizione che avrà come argomento la casa, a 360°. Non solo i mobili e tutti i complementi di arredo, ma anche gli impianti tecnici, l’architettura, il progetto, le tecniche costruttive, i materiali, le attrezzature… Tratterà anche il tema delle energie rinnovabili: anzi, questo sarà uno degli argomenti centrali.
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