Sotto l’ala del feng shui

Ristrutturazione conservativa di un appartamento milanese degli anni ‘30.
Una coppia di professionisti amanti dei viaggi ha voluto una casa tra bioarchitettura e tradizione.

Progetto di: Mauro Bertamé architetto
Servizio: Iolanda Barera
Foto: Athos Lecce

Trasformare “una vecchia signora anni ’30” in una casa intelligente radicata nel passato e proiettata nel futuro ma in perfetta sintonia con i tempi: questa è stata la scommessa di una coppia di liberi professionisti milanesi appassionati
di viaggi e di musica lirica. L’operazione è stata affidata al bioarchitetto e Feng-Shui master Mauro Bertamé assieme all’arredatrice Alessandra Bramini. Risultato? Un affascinante e attualissimo intreccio tra antico e moderno, tecnologia
e tradizione, occidente e oriente.

Nelle foto: Specchi d’antiquariato fine ‘800. Poltroncine “Louis Ghost” di Philippe Starck. Kartell Lampada a sospensione “Zettel’z” 6 di Ingo Maurer; Tavolo in noce massiccio del primo ‘800.

Tutto viene giocato su contrasti che s’armonizzano. Tutto è disegnato “a misura” dei proprietari, a partire dai materiali di costruzione e arredo che riflettono le loro personalità. L’elemento dominante della casa è la luce, che entra dalle grandi finestre e potenzia la vitalità degli spazi, che filtra attraverso un originale orologio solare e segna il tempo sul pavimento di porfiroide grigio della sala. Il soggiorno, ambiente destinato a ricevere amici e persone care, è dominato da un importante tavolo di noce massiccio del primo ‘800 esaltato dalla trasparenza ed essenzialità delle poltroncine d’ispirazione barocca (Luigi XVI) in policarbonato trasparente.

Nelle foto: Cappa trasparente. Max Fire Frigorifero in acciaio spazzolato. Elettrolux; forno. Smeg
Radiatore in acciaio cromato. Runtal
Lampadario “Campari Light” di Raffaele Celentano. Ingo Maurer
Sedie e tavolo d’antiquariato dell’800.

Le pareti sono impreziosite da due specchi d’antiquariato fine ‘800 che provengono dalla Francia e riflettono il comunicativo e aereo lampadario. La cucina è un gioco di contrasti e di chiaroscuri: intorno a un essenziale tavolino dell’800, mobiletti realizzati da un artigiano milanese (la cappa trasparente dà leggerezza all’insieme), una credenza indiana in tek e innumerevoli e coloratissimi oggettini acquistati durante i viaggi nel far east. Molto particolare il pavimento in quarzite gialla della Cina.

Nelle foto: Il letto “Mantra” disegnato da Mauro Bertamé. Gruppo Feg Compagnia del Mobile.

Le pietre sono disposte a spirale partendo dal centro dove si trova un’agata, pietra che regola l’appetito e tutte le funzioni alimentari: i padroni di casa vi sono particolarmente attenti in quanto vegani. Nell’ingresso colpisce il cancello
in ferro battuto ricavato da una vecchia griglia provenzale, che ben si sposa al muro di mattoni grezzi lasciati a vista. Nella camera, situata in mansarda, troneggia il letto basso e accogliente come un’immensa culla. La sua forma ricorda il cobra che protegge il Buddha nel momento dell’illuminazione.

 

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