A Onigo, un canale di luce raccontato da Fabrizio Nicoli
Impianto NOVA Installazione Carraro
La casa di campagna in un contesto collinare, caratterizzata dall’ampio sporto del tetto con le travi in legno a vista. Una realizzazione architettonica dal disegno semplice, limpido, a cui alcuni inserti di pietra a vista conferiscono un vago accento da rustico moderno. Il collegamento verticale esterno si nota sin da lontano come qualcosa di prezioso: un elemento che aggiunge pregio oltre che comfort alla casa. “Il committente ha voluto un impianto totalmente realizzato in acciaio inox – spiega Fabrizio Nicoli, titolare di NOVA Cabine, l’azienda bolognese che ha realizzato l’impianto – una scelta che offre un pregio estetico non indifferente a cui si unisce la lunga durata. Un’installazione in acciaio inox infatti resta nei decenni e non ha bisogno di manutenzione…”. Stiamo parlando, naturalmente, delle superfici metalliche, che di solito sono verniciate… “La verniciatura a polvere epossidica ha un prezzo inferiore, e per questo è più richiesta.
Dall’alto, in senso orario: imbullonatura angolare; sistema di scorrimento porte; vista zenitale del vano; le barre incrociate di rinforzo.
Tuttavia sul lungo periodo la differenza di prezzo scompare: infatti per il corretto mantenimento di una struttura di questo tipo, la verniciatura dev’essere rifatta in media dopo una decina di anni: col passare del tempo quindi il risparmio si riduce. L’acciaio inox a vista ha invece una durata illimitata e resta sempre splendente”. Il risultato estetico è notevole: alla totale trasparenza dei vetri si aggiunge la luminosità dell’intelaiatura. “Il castello in acciaio inox offre un’immagine particolarmente gradevole e leggera, anche nella parte in cui la struttura ha dovuto essere rinforzata con barre a crociera, per motivi strutturali”.
L’incastellatura è soggetta a sollecitazioni? “Le guide laterali su cui scorre la cabina subiscono, a ogni passaggio, una certa sollecitazione che provoca una escursione: piccolissima e non registrabile a occhio nudo ma che richiede una struttura elastica e allo stesso tempo solida. Inoltre vi sono le sollecitazioni del vento e della neve. Per ogni zona geografica queste strutture devono rispondere a precise caratteristiche tecniche”.
Quindi il castello fa da contenitore e da struttura… “Certo. Il tutto è fissato all’edificio con staffe poste ogni 3 metri circa”. Quali i lavori edili richiesti per installare un sistema esterno come questo? “Sono minimi, giusto l’apertura dei passaggi.
Dall’alto, in senso orario: la fossa di base; tre viste del castello; questo, in alto, ha uno spazio di sicurezza per i controlli sulla cabina.
Tutto il resto del sistema è realizzato esternamente, anche le soglie su cui scorrono le porte sono applicate esternamente”.
“Oltre a essere più economico, installare un ascensore esterno è anche più rapido e semplice, perché evita ogni opera edile”.
E gli ascensori totalmente esterni, senza castello?
“Sono ancora meno costosi e a volte consigliabili sotto il profilo estetico: il difetto è che a una certa altezza trovarsi in una cabina totalmente libera può dare le vertigini…”.
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