a cura di Marco Barzaghi, architetto La luce quando non è legata a strette necessità d’illuminazione tecnica o utilitaristica può diventare oggetto d’arredo notturno con cui ottenere effetti e giochi di grande fascino e interesse ambientale. Ciò vale soprattutto nei casi d’illuminazione di giardini e di spazi privati, per esempio con piscina, dove non dovrebbe sussistere come problema primario quello del controllo e della sicurezza. Per segnare dei percorsi, come il bordo di una piscina, gli appa-recchi con sorgente puntiforme, singole, doppie, o quadruple, radenti al suolo. Negli esterni, danno la possibilità di decorare ed evidenziare con risultati sorprendenti piscine, fontane, giardini. Utilizzo in qualsiasi condizione atmosferica o in immersione. Assenza di calore ed elettricità lungo tutto il percorso luminoso. Massima flessibilità di installazione. Ottima resa luminosa e cromatica. Nessun problema di sicurezza: può essere a contatto con acqua, gas, materiali infiammabili. Riduzione dei costi di installazione e manutenzione grazie all’utilizzo di un’unica lampadina a lunga durata anche per diversi percorsi di luce o punti luce. Facilità di trasporto e installazione. (ELINCA) Apparecchi subacquei con struttura in bronzo massiccio, viti in acciaio inox, guarnizioni in silicone, cavi rivestiti in neoprene. Sono lampade per illuminare fontane o piscine, da appoggiare sul fondo. La profondità massima di installazione è di mt 3. (“Sub”, SIMES e “Neptune”, TARGETTI) Gamma di apparecchi per incasso a pavimento e parete indicati per percorsi e spazi sia esterni che interni. Corpi lampada e ghiere esterne in acciaio inox o in pressofusione per garantire la massima durata ed estetica nel tempo. Robusti vetri temperati pedonabili. Con griglie anabbaglianti di sicurezza. Alcuni apparecchi consentono l’orientamento del fascio luminoso mettendo in risalto particolari trascurati in genere. Disponibili con lampada alogena, ai vapori di mercurio, fluorescente compatta e a ioduri metallici.
L’illuminazione decorativa può essere diretta verso i volumi e gli oggetti che si vogliono valorizzare (edifici, alberi, masse vegetali, fontane, piscine ecc) o usata indirettamente quando si può disporre di una superficie riflettente di sufficienti dimensioni. In ogni caso la fonte luminosa sia realizzata con faretti a fascio ristretto o con lampade a fascio largo, va tenuta nascosta e mai messa in posizione tale da gettare luce direttamente sugli osservatori abbagliandoli. E’ in generale preferibile evitare poi gli effetti di luce troppo violenti: risulta quindi conveniente filtrare in qualche modo la fonte della luce con schermature naturali come arbusti, piante cespugli, o attraverso schermature in dotazione agli apparecchi illuminanti, orientabili e quindi modificabi-li. E’ interessante giocare con diverse intensità di luce distribuite nei vari angoli, e non inondare mai completamente una zona luce, è meglio concentrare la luce su alcuni punti lasciando delle zone quasi scure che creino grande interesse, è meglio avere diverse piccole fonti di luce che una sola grande. ILLUMINAZIONE DELLA “PISCINA E DINTORNI” L’illuminazione di vasche d’acqua o di piscine può avvenire dall’esterno o da loro interno. DALL’ESTERNO Il primo sistema consente un’illuminazione dell’interno complesso, l’esecuzione di giochi e di riflessi e la possibilità di ottenere effetti di luce diffusa sulla superficie dell’acqua. DALL’INTERNO Il secondo sistema consente di limitare l’illuminazione all’acqua esaltandone le proprietà. Ciò può essere fatto con corpi illuminati posizionati sulle pareti o sul fondo delle vasche.
|