RITROVARE LA SANTITÀ DEL LUOGO

Archetipo dell’architettura contemporanea per la Chiesa, la cappella progettata da Le Corbusier sulla collina trova il suo completamento grazie all’insediamento progettato da Renzo Piano e Michel Corajoud, disposto con discrezione nel panorama della natura circostante.
Costruita a metà degli anni Cinquanta, la cappella di Notre Dame du Haut a Ronchamp è probabilmente la più citata delle architetture contemporanee per la Chiesa.
Considerata un capolavoro di Le Corbusier, si dimentica spesso che essa è figlia anche di un frate domenicano appassionato d’arte: p. Marie Alain Couturier, che, insieme con p. Pie-Raymond Régamey fu tra i più convinti sostenitori del dialogo tra Chiesa, arte e architettura. Couturier promosse la costruzione di questa cappella, e si impegnò a sensibilizzare il noto progettista svizzero sul senso dello spazio cultuale.
Le Corbusier apprese bene la lezione, e la tradusse nell’edificio che continua a stupire per il suo equilibrio tra espressività di chiara matrice contemporanea e afflato mistico senza tempo.
La copertura stile “cappello basco” sembra poggiare sulle tre torrette-periscopio, divenute un archetipo del campanile ai nostri giorni. Il biancore delle pareti è interrotto da aperture strombate disseminate casualmente, tamponate da vetri colorati attraverso i quali la luce sembra introdursi con circospezione nella cappella.
Pur essendo questa di ridotte dimensioni, la proporzione tra torri e corpo edificato all’esterno, e all’interno lo spessore dei muri, l’imponenza dell’ambone in cemento, la nudità delle pareti, danno nel complesso una sensazione di gigantismo.
Raramente una chiesa contemporanea riesce a raggiungere una simile potenza di segno che marca un territorio e abbraccia l’anima.
Per questo la collina su cui sorge è visitatissima.
Come scrive Claudia Conforti: “L’edificio, icona dell’architettura del Novecento, è una meta tra le più frequentate del turismo architettonico internazionale…
Intorno al magnifico santuario di Le Corbusier sono proliferate microstrutture edilizie di servizio: uno spiazzo asfaltato per il parcheggio; una portineria con vendita di souvenirs;  un edificio per l’accoglienza dei visitatori; servizi igienici d’emergenza. Costruzioni frettolose e men che mediocri che involgariscono il luogo assimilandolo a una remota periferia metropolitana.”
Allo scopo di riportare il luogo alla dimensione contemplativa e spirituale sua propria, l’Association Oeuvre Notre Dame du Haut, responsabile del Santuario, insieme con gli Amici di Le Corbusier ha incaricato Renzo Piano e l’Atelier Corajoud di redigere un progetto architettonico e paesaggistico che consentisse di preservarlo e di insediarvi un nuovo convento delle Clarisse di Besançon.
Sul piano architettonico, l’intervento ha mirato a inserirsi con la massima discrezione, quasi nascondendo il piccolo convento, e le strutture per ricevere i visitatori. Il convento si compone di quattordici celle per le suore, un oratorio aperto ai visitatori e un alloggiamento per i pellegrini.
Inserite nel declivio, le celle (semplici, spartane, in cemento e pietra, come d’uso nei monasteri ognuna dotata di un piccolo orto) non sono visibili dall’alto.
Il profilo della bianca cappella di Le Corbusier è radicato nel sito e ne costituisce il culmine: fa parte di un concerto pacato, dolce, silente con la natura. Il nuovo insediamento vi si adagia a distanza, quasi abbracciandolo ma da lungi, mentre si distende tra l’erba come a seguire le isoipse del colle.Committente: Association Oeuvre Notre Dame du Haut e Clarisses de Besançon
Progetto: Renzo Piano Building Workshop architects, con Atelier Corajoud, architetti del paesaggio
Design team: P. Vincent (partner in charge), F. Bolle con N. Boutet, C. Eliard, C. Klipfel, L. Lemoine, N. Meyer, J. Moolhuijzen (partner), M. Prini, D. Rat, M. Rossato Piano, V. Serafini,
e A. Olivier, M. Milanese, L. Leroy, O. Aubert, C. Colson, Y. Kyrkos (modelli)
Foto: Iwan Baan (pag. 22) Ph © Rpbw (pagg. 24-25) Michel Denancé (pagg. 26-27)

APPROFONDIMENTO
http://pro.dibaio.com/renzo-piano-rpbwVETRATE ARTISTICHE
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