Auditorium di Milano progettare il suono

I percorsi verticali tra musica e tecnologia.

Progettista Arch. Giancarlo Marzorati

Un matrimonio tra musica e architettura. Così verrebbe voglia di definire l’opera di Marzorati una volta usciti da un concerto in Corso San Gottardo a Milano. Un’acustica perfetta, uno spazio esclusivo, caldo, introspettivo. Studiato
per il musicista, per l’ascoltatore attento e forse e soprattutto per il profano che più di ogni altro necessità di calarsi in
un’atmosfera sensoriale del tutto estranea al mondo esterno per apprezzare ciò che non conosce. Nei suoi progetti Marzorati possiede una propensione naturale a creare mondi paralleli che fanno letteralmente vivere la funzione che ospitano. Anche se con tutta probabilità solo vivendo un’architettura se ne possono percepire le vibrazioni.

Nelle foto: Prospettiva della sala da concerto. L’ascensore panoramico al piano della sala d’attese.

Lo spazio si articola in sezione su livelli differenti. Il piano strada, a livello del quale si articola lo spazio antistante la sala a sua volta suddiviso in due parti: l’ingresso/biglietteria e lo spazio antistante la sala da concerto. I due spazi sono pensati in modo diametralmente opposto. Il primo luminoso, aperto vetrato che comunica con l’esterno e ne costituisce il diframma. Il secondo più introverso, dalle luci più tenui quasi creato apposta per far accogliere l’utente nella dimensione sacrale della musica. Geniale il cono a rovescio vetrato che conduce la luce dal piano superiore.

Nelle foto: Le travi in c.a convogliano al centro della sala.

In quest’ultimo troviamo una perla tecnologica del trasporto verticale, un ascensore panoramico elegantissimo, in cui la cabina è dotata di doppie porte vetrate ricurve e le luci all’interno si riflettono sul lucido metallo e sul vetro creando un’atmosfera stellare. L’ascensore diventa principio guida nel condurre lo spettatore ai vari livelli, dal piano mezzanino a quello sotterraneo dove sono contenute le funzioni di caffè/ristorante e showroom.
La sala da concerto è un classico dell’architettura di Marzorati. Uno spazio inaspettato, nuovo, spettacolare, bellissimo.
Si snoda attraverso forme curve rivestite di un legno caldissimo, che in altezza si sviluppano con travi in c.a. che incanalano al centro del palco. I pannelli in legno sembrano leggerissimi, appesi con naturalezza alle pareti e al soffitto.
In realtà, spiegherà poi l’architetto, i pannelli sono pesantissimi.

Nelle foto: L ’ascensore conduce ai piani superiori.
Il cono di vetro porta luce dal piano superiore.

Hanno un peso specifico elevatissimo di circa 60kg/mq e sono sostenuti nel retro da una struttura in acciaio. L’elevato peso specifico è necessario proprio alla straordinaria resa acustica. I pannelli funzionano come delle trappole acustiche e l’intero sistema è pensato per avere un rapporto ottimale fra i tre momenti acustici della riflessione, assorbimento e rifrazione. Il team di Marzorati è del resto abituato a pensare tutto nel dettaglio. Studi elaboratissimi hanno condotto a implementare modelli di prova per la sonorità della sala che tra le altre cose è gradevolissima da vedere. Elegante, per usare un’unica parola.

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