Recuperare i borghi: eccellenza made in Italy

Da diverso tempo sono attivi in alcune delle nostre regioni progetti integrati per favorire il recupero delle località isolate, dei centri storici e dei borghi ormai abbandonati, per trasformarli in strutture ricettive di altissimo livello.
Si tratta di progetti integrati, volti non solo a recuperare casolari o piccoli borghi in pietra, ma a favorire anche, attraverso attività legate all’economia rurale della zona, il presidio delle aree che sono soggette ad abbandono.
L’idea di fondo, che si inserisce all’interno di un piano più generale di marketing territoriale, è quella del recupero di borghi antichi in chiave turistica. Case cantoniere e vecchi fabbricati vengono ristrutturati e adattati alla ricettività.
Alcune amministrazioni e alcuni privati si stanno attivando per salvare o, addirittura, ridare una nuova vita a singoli casolari o a intere aree rurali.
Una particolare fortuna hanno i borghi abbandonati toscani. Grazie all’appeal che il marchio “Tuscany” ha all’estero, specialmente nei Paesi anglosassoni, sono molti i paesetti che sono stati riqualificati a fini turistici. Tutto ciò avviene all’interno di un’operazione commerciale complessiva. Oltre al turismo, infatti, iniziative di questo genere intendono promuovere il ritorno alla residenzialità nei centri abbandonati, lo sviluppo delle filiere produttive locali, il miglioramento delle condizioni sociali, ambientali e occupazionali del territorio accanto al sostegno dei prodotti agroalimentari di qualità che nel periodo estivo riscuotono grande successo con le mostre mercato.L’esperienza nella programmazione turistica ci insegna che le comunità che seguono un approccio più sistematico e strategico allo sviluppo turistico e all’idea di marketing integrato, hanno maggiori probabilità di raggiungere più consistenti benefici di lungo periodo. Inoltre, recuperare la memoria di un luogo significa anche continuare a  mantenere vive le tradizioni locali, intese anche come eccellenza della produzione artigianale made in italy. Ridare splendore e lustro a un antico casale toscano, a una masseria pugliese, a un maso trentino o a una villa siciliana significa recuperare le  antiche arti locali, attraverso il sapiente uso della lavorazione di materiali e delle tecniche proprie dei luoghi in cui questi edifici sorgono; significa anche dare la possibilità alle aziende storiche italiane di continuare il loro percorso di crescita senza per questo alterare o in alcuni casi perdere la loro identità territoriale.Nell’entroterra marchigiano, a due passi da località di grande suggestione storica e artistica come Camerino, San Severino Marche e Matelica, sorge il
Borgo di Lanciano: un relais a quattro stelle ricavato dalla ristrutturazione di caratteristici casali adiacenti all’antico Castello di Lanciano.
Un borgo rurale del Centro Italia che è stato trasformato, con un ambizioso progetto architettonico, in una struttura ricettiva di pregio, pensato per il
benessere e il turismo e adatto a ospitare congressi e convegni, che è diventato oggi un importante esempio di albergo diffuso.
Nel 2000 una coppia di imprenditori ferraresi, Vittorina e Giovanni Zuffellato, ha deciso di restituire una nuova vita a questo incantevole posto.
Il RELAIS BORGO LANCIANO è stato pubblicato sul n° 9 della rivista Ristrutturare la Casa di Campagna.
https://www.dibaio.com/rivista/ristrutturare-la-casa-di-campagna/9–e-la-sua-storia.aspxPassione AccesaCeramiche e maioliche d’arte

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