Tra storia, caruggi, e sabbia Valorizzata dalla posizione geografica aperta sul mare in un clima temperato, un’originale ristrutturazione ligure. Progetto: dell’arch. Vincenzo Ariu e dell’arch. Sabrina Vallino Adagiata sulle coste del Mar Ligure, nell’insenatura tra la punta della Mola e la punta dell’Aspera, in provincia di Savona, sorge Varazze una solare cittadina il cui impianto storico e tessuto urbano rivelano le antiche origini. Alcuni reperti archeologici custoditi presso il museo di Alpicella, confermano tracce della presenza umana già durante il periodo neolitico. Chiamata “Navalia” prima e “Varagine” dopo, è stata patria di uomini importanti e di celebri personaggi; tra questi si ricordano Jacopo da Varagine, il santo della "legenda aurea", Lanzerotto Malocello, scopritore delle Canarie ed altri ancora. Il titolo di città gli è stato attribuito nel 1864. Dalla terrazza si accede all’accogliente zona pranzo-soggiorno. La continuità tra spazio esterno ed interno è evidenziata dall’utilizzo del legno nella pavimentazione, sebbene con due essenze diverse e con finiture differenti, ed è sottolineata dall’elemento “luce”. Nelle foto: Vista della zona pranzo con affaccio sull’ampia terrazza. La terrazza che si apre sulla chiesa di S.Ambrogio (secolo XIII-XVI). La pavimentazione è in doghe di legno trattate per esterni; anche i mobiletti a parete sono in legno. Una luce incassata nel parapetto in muratura consente di godere questo spazio anche nelle ore notturne. Il legno è il materiale prediletto nella ristrutturazione dell’abitazione, Oltre alle finestre a nastro, l’ambiente è illuminato da faretti incassati a soffitto tinteggiato di bianco, allineati lungo l’asse longitudinale dell’abitazione. La parete longitudinale cieca è definita dalla superficie lignea della mobilia dove la zona cottura sembra essere ricavata in una nicchia. I pensili, rientranti rispetto al piano della mobilia, presentano specchiature in vetro satinato come a richiamare la porta a soffietto della camera da letto. Nell’angolo cottura, sotto i pensili, si sono realizzati dei piccoli box portaoggetti, in modo tale da poter usufruire anche di questo spazio limitato. Nelle foto: La camera da letto è realizzata ad un livello differente rispetto al piano di calpestio dell’appartamento; è sopraelevata di circa 50 cm. Questa soluzione ha permesso di ottenere un cassone portaoggetti al posto del gradino.
Di fronte alla zona cottura, sotto le finestre a nastro, si sono realizzate delle nicchie disposte su tre livelli, di cui alcune chiuse con ante vetrate, per sfruttare la zona in pendenza del tetto. Le nicchie sono tutte rivestite internamente in legno e un tavolo anch’esso in legno sporge da una di queste. In corrispondenza del tavolo, a soffitto è posto un faretto dedicato all’illuminazione della zona pranzo. Dal livello più basso delle nicchie sono estraibili due letti su rotelle che consentono il doppio utilizzo dello spazio come zona giorno e zona notte. Si distinguono dal resto degli arredi le sedie in plastica trasparente.
Il piano doccia ed il lavabo dalle linee squadrate, sono realizzati su misura in pietra. Per meglio utilizzare lo spazio, il lavabo è incassato in una nicchia sotto la finestra a nastro. L’ambiente è reso ricercato dalla tinta blu della finitura della parete di fondo.
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