Case di campagna

Intorno alla casa di campagna, sia essa un semplice rustico oppure una villa importante, negli attuali
comportamenti degli italiani c’è una simpatica abitudine: il barbecue. Essendo quasi sparito il personale di servizio, quando si organizza una cena tra amici durante la bella stagione, si sopperisce a questa mancanza organizzando una grigliata che tutti sono in grado di gestire. Oltretutto è ancora il modo migliore di cucinare la carne e il grande inconveniente del fumo se si sta all’aperto si risolve.

In qualsiasi modo si disponga di uno spazio esterno accanto alla casa dove pranzare all’aperto (terrazza, pergola
o gazebo) là si può sempre predisporre un fuoco per cuocere, sia esso coperto come un forno a legna o aperto come nel caso di una semplice griglia spostabile come fosse un tavolino. Il rito è sempre lo stesso e l’emozione è quella primigenia dell’uomo primitivo che dopo aver catturata la preda la cuoce sul fuoco.

In una villa toscana d’inizio secolo una griglia protetta
da una piccola pensilina illumina un tavolo elegante.
In Edicola

Negli esempi di queste due pagine abbiamo due situazioni tipiche: il barbecue inserito tra i contrafforti di un’antica costruzione e quello organizzato sul fianco di una villa signorile accanto a una zona pranzo protetta da un pergolato. Oltre agli indiscutibili vantaggi gastronomici di tale presenza, in entrambi i casi la fiamma del fuoco anima molto la scena, aumenta la profondità prospettica col suo effetto luminoso e rende più conviviale l’accoglienza. A differenza del camino, che può essere molto “cittadino” e signorile, il barbecue è sempre una presenza rustica e l’arredamento di tavolo e sedie è giusto che ne tenga conto.

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