Case prefabbricate

La libertà di decidere dove e come costruire la tua casa

È vero che le condizioni di vivibilità dell’individuo oggigiorno si attestano su un livello molto più basso rispetto a trent’anni fa. Le ragioni: l’inquinamento, il sovraffollamento, gli spazi nei quali interagire ridotti, le dinamiche d’azione accellerate. Ma è altrettanto vero che disponiamo di strategie innovative, sotto il profilo tecnologico e progettuale, in grado di ribaltare tutto questo a nostro ventaggio.

Che possa essere il soleggiato chalet di montagna con un incantevole vista sulla valle, oppure l’elegante villa in muratura concepita per un contesto urbano, non c’è più alcun limite alla prefabbricazione. Alcun limite di tipologia costruttiva o di edificabilità relativa alla locazione sul territorio.

Nelle foto: Chalet realizzato interamente in legno da Case Dani.
L’esteno e il piccolo portico sul retro di una villa urbana, Haus Idea.

Forse l’ultimo residuo di pregiudizio nei confronti degli edifici prefabbricati riguarda il fattore puramente economico. Quanto costa costruire una casa prefabbricata? In realtà la domanda è formulata male. Infatti il costo di una casa, sia essa una prima casa o no, prefabbricata o edificata secondo i canoni costruttivi tradizionali, appartamento o abitazione singola, de-v’essere calcolato nel tempo, tenendo presenti consumi ed eventuali ristrutturazioni.

Realizzare soluzioni architettoniche innovative
nel pieno rispetto dell’ambiente si
può. Una delle dimostrazioni più esemplari
in proposito è l’attività d’indagine e
produttiva di Rubner Haus, l’azienda
altoatesina leader internazionale
nella produzione di case prefabbricate
in legno, da sempre impegnata
nella ricerca di sistemi e materiali ecologici.
Il fiore all’occhiello della produzione è il modello Montemiele, certificato CasaClima A in quanto costruito esclusivamente con materiali naturali. E non prima dello scorso gennaio 2006 ha vinto anche il Premio Miglior CasaClima monofamiliare, in occasione della recente Klimahouse, prima fiera dedicata all’edilizia sostenibile tenutasi a Bolzano. Tra gli elementi maggiormente innovativi introdotti, l’ecologico sistema di pareti Alaska+, che vanta eccezionali qualità termoisolanti. Per riscaldare un edificio costruito con tale sistema basta meno di 1/4 del gasolio necessario per riscaldare le case tradizionali. Ed è solo una delle ragioni per cui Rubner rappresenta il riferimento di coloro che esigono una soluzione abitativa in armonia con il contesto naturale e, al contempo, con le esigenze personali.

Conside-rati i notevoli e ineguagliabili risparmi energetici e di manutenzione, il bassissimo impatto am-bientale e l’incondizionato comfort abitativo, tutte prerogative del prefabbricato, l’edificio tradizionale non riesce a stare al passo.

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