Ierotopi cristiani, le chiese secondo il magistero di Tiziano Ghirelli, un compendio di importanza internazionale circa il tema dello spazio per la liturgia dopo il Concilio, nei contesti propri di Paesi tra loro lontani.
L’edificio sacro “è (anche in negativo, purtroppo) epifania e icona spaziale dell’auto comprensione della comunità che in essa, in certa misura, si riconosce”. Di qui la fondamentale importanza di conoscere e comprendere ed eventualmente discutere i “luoghi del sacro” (“ierotopi”), in una dialettica che si è andata dipanando con singolare forza in particolare dopo il Concilio Vaticano II, e che ha portato diverse Conferenze Episcopali a emanare orientamenti per aiutare l’opera di chi è chiamato a ripensare l’organizzazione liturgica di una chiesa esistente, o a concepire e costruire una chiesa interamente nuova.
Il lavoro di Mons. Tiziano Ghirelli mette a confronto gli orientamenti proposti in diversi paesi (Francia, Inghilterra, Irlanda, Germania, Spagna, Stati Uniti e Italia: purtroppo non sono emersi documenti simili in altre parti del mondo) e infine propone “una prima verifica su come tali indicazioni siano state trasferite nella prassi architettonica”, come scrive nell’introduzione, in cui nota anche come le varie Conferenze episcopali si siano espresse in modo coerente tra loro…
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Acquistalo online o in Edicola! Chiese e architetti di chiese, di Giacomo Grasso. Gli eventi che accompagnano i progetti dal 1990.
Le chiese nuove hanno già una storia, e questa si compone dei tanti tentativi, molteplici proposte, dibattiti, tensioni, delle aspirazioni di committenti e architetti, di liturgisti e di artisti.
Ogni chiesa ha una sua storia.
P. Giacomo Grasso è un appassionato e partecipe fautore del dialogo tra Chiesa, architetti e artisti: per questo può raccontare, per esperienza personale, il lungo percorso seguito sinora dal rapporto committente architetto nella realizzazione di nuove chiese in Italia, riferendo di eventi conosciuti in prima persona.
Per far risaltare l’importanza del Concilio Vaticano II, ricorda quello che avveniva prima: “Per chi, come me, era giovane educatore negli anni 1959-61, e novizio e poi frate studente e giovane prete negli anni 1961-67, era umiliante assistere a celebrazioni, anche solenni, in cui la partecipazione alla santa Messa era nulla… Non è dunque per strana decisione che il Concilio Vaticano II sia iniziato con la Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium, sulla sacra Liturgia.”…
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