OUTDOOR plurifunzionale

Designer Mario Ruiz, può parlarci dell’iter progettuale che l’ha portata a realizzare la nuova linea “Flat” per Gandia Blasco e dei rapporti e scambi che ha avuto con l’azienda?
La linea Flat è il mio primo lavoro per l’azienda Gandia Blasco, si tratta di un progetto iniziato alcuni anni fa che nel 2008 ha vinto il premio della rivista inglese Wallpaper con la Tumbona, (il lettino), come miglior progetto di Outdoor dell’anno. (La collezione Flat ha vinto inoltre il Red dot Design Award 2010, n.d.r.). Ciò che desideravo fare era un progetto molto vicino allo spirito Gandia Blasco, però con un cambio sostanziale nella forma, non più solo retta, cubica, cartesiana, ma più curvata, sensuale, sempre però fine e pulita, come è l’azienda. Da un lato è importante mantenere la continuità del brand, però d’altro canto deve essere un prodotto Mario Ruiz. Ciò che mi piace di Gandia Blasco è il mare, l’essenzialità, la pulizia, la semplicità… parole somiglianti al mio modo di lavorare. A me piace che il prodotto sia molto pulito, che funzioni e che sia estremamente comodo. Quando sei in piscina o in terrazza, in costume da bagno, avere dei mobili rettilinei e spigolosi è un po’ scomodo, è meglio avvicinare al corpo qualcosa che sia come il corpo: curvato, sensuale, soffice. Ho cercato di trovare i dettagli del progetto, una somma di piccole parti che insieme hanno fatto un progetto più grande. È la prima volta che si usa del tessuto da esterni in una collezione di outdoor Gandia
Blasco e i colori sono stati scelti per i paesi esterni al Mediterraneo. Il mercato del bianco è arrivato al limite della vendita, parte del prodotto serve per mantenere la quota di mercato, ma con queste tinte e tessuti si permette all’azienda di raggiungere una quota di mercato più interessante, dotata di una mentalità differente. Questi mobili da esterno  sono più confortevoli rispetto alle altre collezioni. Secondo il mio punto di vista è assai importante il prodotto, perché senza di esso non c’è rapporto con il cliente, tuttavia per me stesso e per il mio lavoro la cosa più importante è avere un buon rapporto con il cliente, cosa ancora più importante del prodotto, (naturalmente questo posso dirlo adesso che è qui!). Avere un buona relazione è importantissimo per arrivare a un buon risultato. In questi cinque anni in cui abbiamo fatto l’intera collezione, composta da tanti  pezzi, c’è stato il tempo di conoscere bene, personalmente, il designer e la gente di Gandia Blasco. Siamo arrivati a un punto di relazione magnifica, si può parlare di amicizia.MARIO RUIZ, designer
Nasce ad Alicante, in Spagna, nel 1965.
Si laurea in Disegno industriale alla Scuola Elisava di Barcellona.
Comincia a lavorare come designer nel 1988. L’orientamento molto tecnico della sua formazione e una grande curiositá per il funzionamento dei meccanismi interni degli oggetti lo portano inizialmente a progetti di natura tecnologica, (televisioni, telefonia, macchine, etc.) e verso l’arredamento tecnico per ufficio. Alcuni anni fa comincia a cercare altre vie, riorganizza lo studio e inizia la collaborazione con aziende di tipologie diverse : arredamento, illuminazione, bagni, elementi per l’architettura, mobili per ufficio, etc.
Oggi lavora per aziende europee e statunitensi come Siemens, Thomson, Gandia Blasco, Metalarte, Steelcase, HBF, lapalma, Metalarte, Viccarbe, Citterio, Castelli. Viene insignito di diversi e prestigiosi premi internazionali di design, come, tra gli altri, l’IF, il Red Dot, il Design Plus.2. Sofà con telaio in legno e acciaio“Otium”, Lapalma, 2010.
3. Lampada a sospensione e da tavolo “Eda”, Metalarte, 2010.
4. Sofà con struttura in legno, coll. “Time”, Joquer, 2010.
5. Sofà modular 1, color bronzo, coll. “Flat”, Gandia Blasco, 2010.
6. Tappeto taftato a mano, pura lana 100%,“Flat”, Gandia Blasco.
7. Tappeto taftato a mano, pura lana 100%,“Okura”, Gandia Blasco.

Ci sono stati cambiamenti tra il suo progetto e quello che ha deciso l’azienda, per quanto riguarda la produzione e i procedimenti di fabbricazione? Quali materiali avete usato?
Dall’idea iniziale non ci sono state variazioni.
C’è stato un lavoro sui colori, i tessuti, il comfort, la strategia del prodotto, il momento del “bianco” o del “non bianco”, la segmentazione del mercato, l’evoluzione del prodotto: cose che hanno a che fare con il mondo dell’azienda.
Il progetto non è stato cambiato, corrisponde dall’inizio alla stessa idea. Per quanto riguarda i materiali la linea Flat viene realizzata in alluminio estruso saldato termolaccato e in polietilene, nei colori bianco e bronzo.


Esistono ispirazioni o suggestioni da cui ha tratto le linee o tutto nasce da una ricerca che prosegue dai suoi progetti precedenti, fatti anche per altre aziende?
È la mia maniera di lavorare: la funzione è la cosa più importante, poi viene il comfort e per ultimo l’estetica. La somma di queste tre parti fa uscire la forma, non c’è un’estetica precedente.
Questa è un po’ la scuola di Architettura spagnola..
No, questa è la scuola Mario Ruiz… è come un cocktail, dipende dalla quantità degli ingredie nti, per me è più importante l’uso, la funzione, quindi la struttura fatta con la minima quantità di elementi. Mi piace arrivare ad oggetti molto semplici. Prima di tutto
l’oggetto deve svolgere bene la sua funzione, poi arriva la fabbricazione, la costruzione al minimo strutturale, per ultimo l’estetica, tutto questo abitualmente.

Come ha iniziato a fare il designer, quali sono stati i suoi primi progetti e cosa ha realizzato di recente?
Ho studiato alla Scuola Elisava di Barcellona, ho iniziato a lavorare nel mondo
dell’elettronica, del prodotto industriale più duro, dell’ingegneria industriale, dove ho proseguito per quindici anni. Dieci anni fa ho cominciato a progettare mobili da ufficio, in questo momento opero soprattutto per aziende degli U.S.A.
Sei anni fa sono entrato nel mondo della casa. Prima ho lavorato nel settore della tecnologia, con Thomson, Siemens, etc.; ho progettato telefoni, macchine, macchine per il caffè e mobili per ufficio. Sono il designer spagnolo che ha lavorato di più per i mobili da ufficio, in Spagna e all’estero, in Italia per Castelli, Citterio, Molteni etc. Ho continuato nell’ambito degli arredi degli spazi lavorativi e per la tecnologia aprendomi verso la casa e l’illuminazione, prima per Gandia Blasco e per altre aziende spagnole, poi per società scandinave, italiane etc.

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