SE PRENDE VITA L’ARTE DELLA SCULTURA
Lampada a plafone, schermatura sagomata. Il sostegno è stabilizzato da tre coppie di riccioli: struttura e ornamento assieme. Un divano letto: il profilo dei braccioli è conformato da due coppie di profili simmetrici. Una casa in Sardegna: il soffitto a volta trova riscontro nella lunetta del portone. Originali le poltroncine a volute di fattura artigianale. Arredo: Elisabetta Massaro. Ma non è necessario arrivare a definire immagini concrete: l’elaborazione a volute o riccioli è antichissima ed è propria del materiale. L’uso della dima nella forgia consente di ripetere con precisione il tipo di curvatura: e questo stesso fatto diventa motivo ornamentale. La ripetizione dona ritmo allo spazio, e lo si nota con particolare evidenza nelle cancellate. Ma se la curvatura è ripetuta in modo speculare, si ottiene un altro effetto: il completamento di una forma che, pur nella sua astrattezza, raggiunge allusività eloquente. Può apparire come un cuore o un fiore, un accostarsi di occhi o un tralcio arboreo, un turbinio d’acqua o il dispiegarsi della coda di un pavone. In realtà resta la scioltezza di una movenza che è intimamente legata a forme naturali, per quanto queste siano trasfigurate nella rigidità del ferro. E, qualsiasi sia l’oggetto in cui si manifestano tali volute – sponde di un letto o braccioli, sostegni di una lampada o di un sedile, la cornice di un rosone o di una lunetta – aspetto funzionale ed estetico restano fusi inestricabilmente, nell’amalgama del materiale. |