Con i colori e i tempi del sole


IL PROGETTO: VILLA LE MERIDIANE, NEL LUCCHESE

Progettista capogruppo: Pietro Carlo Pellegrini, architetto
Collaboratori: Michela Ceccarelli, Sirio Lazzari e Nicola Nottoli
Servizio e testi a cura di: Leonardo Servadio

La villa, situata a S. Cassiano di Moriano nei pressi di Lucca, è ubicata su una collina e circondata da oliveti e terrazzamenti. L’accesso è consentito da una piccola strada privata che si stacca dalla viabilità di fondovalle e che, risalendo il pendio, giunge all’abitazione.
L’origine di questa antica residenza di campagna può essere ricondotta a un periodo a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, anche se ha subíto significativi interventi di ristrutturazione nella prima metà dell’Ottocento.
Probabilmente l’edificio originario era costituito da un solo corpo di fabbrica caratterizzato dalla forma stretta e allungata tipica degli insediamenti di alta e media collina e della diffusa tipologia della villa lucchese.
In seguito ai lavori di risistemazione del 1815, la fabbrica fu ingrandita o più verosimilmente unita al retrostante edificio di servizio per formare un nuovo organismo edilizio. Tra il 1966 e il 1969, il noto paesaggista Pietro Porcinai ha realizzato la sistemazione esterna del giardino introducendovi anche una piscina.
Questa, col suo leggero porticato ad ala retto da una struttura metallica, si distacca nettamente dal contesto e forma un contrappunto di modernità.
Mentre la villa, restaurata, mantiene intatto il fascino di un passato baroccheggiante e si presenta oggi con pianta rettangolare e cortile interno, conclusa da un’ala sporgente a nord e impreziosita da una scala esterna, a doppia rampa, posta sul prospetto principale. Due grandi meridiane impreziosiscono la facciata sud e il cortile interno ha le pareti rifinite a graffito per tutta l’altezza del piano terra, mentre le colonne del loggiato ubicato al piano primo sono finemente dipinte.
All’interno si ritrovano ambienti raffinati, decorati con affreschi riconducibili alla fine del secolo XIX – inizio secolo XX.
La tematica ispiratrice del progetto è stata quella del restauro delle strutture basatasi sulle testimonianze storiche, preceduta e integrata dall’attenta analisi dell’evoluzione dei corpi di fabbrica svoltasi durante le fasi di rilievo e durante la successiva campagna di saggi.
Proprio grazie a tali indagini sono state rinvenute molte nuove decorazioni pittoriche nascoste da successive tinteggiature che sono state restaurate e riportate all’antico splendore.
L’intervento ha quindi cercato di leggere e valorizzare le caratteristiche storiche e architettoniche proprie della villa, introducendo piccoli adeguamenti igienicofunzionali, realizzati con strutture leggere e in parte trasparenti, nel più assoluto rispetto della singolarità strutturale e formale dell’edificio.

Biografia

Pietro Carlo Pellegrini, nato a Lucca nel 1957, ha studiato a Roma e Pescara dove si è laureato nel 1983.
Ha insegnato presso lo IUAV (Istituto Universitario di Architettura, Venezia).
Nel 2000 è stato invitato come docente dalla facoltà di architettura del Delft University of Technology.
Nel 2006 è docente alla Scuola Superiore Europea di Architettura Urbana con sede Napoli. Attualmente è docente di Progettazione presso le Facoltà di Architettura
di Ferrara e di Genova e direttore del master post universitario "Masp – il progetto dello spazio pubblico", con sede a Lucca.

Dal 2005 è responsabile per l’architettura della scuola "La Sterpaia" con sede a Pisa.
Nel 2002 è stato invitato alla mostra Lonely Living, alla Biennale di Venezia. Nel 2001 e 2002 ha partecipato rispettivamente alla mostra itinerante Segni del 9cento.
Nel 2004 è stato invitato alla IX Rassegna internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Nel 2006 è stato invitato dalla Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città di Napoli alla Mostra 20.06 Overview sull’Architettura Italiana.

I decori esaltano la percezione della curvatura del soffitto: una volta impreziosita da stemmi e richiami araldici posti
a bordura di uno “sfondato“ celeste. Notevole il pavimento in seminato veneziano.
Nelle due pagine precedenti: la facciata sud, caratterizzata dalle due grandi meridiane; vista della piscina, realizzata
negli anni ‘60 del ‘900; la scenografica doppia scala ornata da girali sul lato est.
Il cortile interno a cui la fontana a calice (autentico centro della villa, ben visibile dagli ambienti interni), le piante nelle fioriere e le ridotte dimensioni suggeriscono l’immagine dell’ombreggiato patio andaluso.

La pianta del primo piano: si nota la doppia scala sul lato est (in basso nel disegno).
Uno dei bagni: tonalità ocra caratterizzano tutto l’edificio.
La vetrata del loggiato guarda nel patio.
Foto di Mario Ciampi (courtesy P. C. Pellegrini).

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