Nella contrapposizione tra cromatismi e forme nasce un dialogo nuovo Progetto: Arch. A. Viganò e Arch. R. Allievi (arredi), Arch. Garati e Ape associati Trasparenza è la parola d’ordine di un certo approccio progettuale hi-tech. Leggerezza, assenza di peso, rifiuto della massa come forma espressiva. L’edificio è inteso come squisito contenitore: ambiente da abitare. Gli arredi lo completano personalizzandolo. Lo spazio si offre come luogo della più ampia possibilità interpretativa, dove l’attenzione è riversata sulla luminosità. Di qui il biancore alle pareti, le grandi vetrature. Il camino appare come un elemento che si giustappone: in esso si indovina un che di alieno. La cornice lucida, metallica, è come una finestra che apre su un universo distinto, separato, lontano. E’ come uno sguardo nelle viscere della terra, dall’alto di uno spazio distante ed etereo. La contrapposizione attiva un dialogo che offre nuove angolature per riflettere sull’arte dell’abitare. Nelle foto: La struttura in acciaio favorisce la trasparenza delle grandi vetrature che sembrano avvolgerlo tutto. Nel contesto delle colline comasche, l’edificio si annuncia come una novità. Il volume a parallelepipedo è definito da una copertura a volta mentre sul fianco svetta la semplice canna fumaria in acciaio che si eleva dal volume del camino lasciato a vista, all’esterno. Il camino Edilkamin è inquadrato d una cornice lucida, che esalta il contrasto derivante dai bagliori del focolare. Nel soggiorno ogni oggetto acquisisce una dignità particolare. Il camino a parete designa un angolo particolarmente raccolto. Se il resto appare spazio aperto, qui l’ambiente ritrova l’intimità.
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