La disposizione dei fuochi e degli elettrodomestici, la collocazione del tavolo da pranzo e del piano di lavoro, l’eventuale comunicazione, più o meno diretta, con il living. Quattro diverse disposizioni per questo laboratorio domestico da adeguare ai propri spazi e al proprio modo di vivere. La tipologia rettilinea È la più semplice disposizione di cucina, che è preferibile per i piccoli spazi ma che ben si adatta anche a quelli grandi, variando solo il numero degli elementi componibili ed eventualmente delle attrezzature. La versione di base è quella allineata su un solo lato, ideale sia per le cucine di superficie veramente ridotta, in cui la composizione lineare sarà integrata da un piccolo tavolo, sia per quelle lunghe e strette, in cui il tavolo sarà estraibile, sia per gli ambienti in cui la cucina è solo l’angolo cottura di un ambiente soggiorno: in entrambi i casi, la composizione lineare dovrà comprendere il lavello, a una vasca o a una vasca e mezza, la zona cottura, intervallata dal lavello o dallo spazio del solo colatoio o da un modulo compositivo, e il frigorifero, da collocare preferibilmente all’estremità opposta rispetto
Nelle foto: E’ avvolgente la cucina in legno e acciaio progettata dall’architetto Angelo Viscido. Sullo sfondo una parete in vetrocemento la separa dal living. Altro esempio di cucina rettilinea è quella doppia, adatta ad ambienti di forma allungata ma sufficientemente larga: le zone funzionali andranno disposte su entrambi i lati, così come i piani di lavoro; ideale collocare su un lato frigorifero e zona lavaggio e di fronte a questa le apparecchiature di cottura, al fine di ottimizzare i percorsi e di ridurli al minimo (se non fosse possibile per questioni impiantistiche, valgono le stesse norme che abbiamo citato per la cucina in linea). Le dimensioni ideali per questa tipologia prevedono uno spazio libero tra le due file di un minimo di 120 cm e di un massimo di 165; in entrambi i casi bisogna aggiungere l’ingombro del tavolo, ma in questa disposizione è preferibile averne uno a scomparsa. Le tipologie a "L" e a "U" La cucina a “L” è adatta sia ad ambienti di piccole dimensioni, eventualmente accompagnata ad un tavolo in proporzione, sia come angolo cottura di un soggiorno in cui si definisca bene una zona adatta (ad esempio delimitata da porte o finestre), sia infine per locali piuttosto ampi, in cui il tavolo occupi l’angolo opposto. In ogni caso la disposizione ideale dei moduli contenitori e delle apparecchiature prevede a un’estremità il frigorifero, all’altra la zona cottura e in posizione baricentrica tra le due il lavello: in tal modo si realizza l’ottimizzazione ideale dei percorsi, che si possono schematizzare in tutte le tipologie come un triangolo tra queste tre zone (ove si conservano i cibi, ove si
Nelle foto: La cucina è a vista sul soggiorno: la parete dai particolari tagli geometrici (con tre quadrati che fanno Le tipologie: la penisola Si è affermata da alcuni anni questa disposizione, particolarmente adatta soprattutto come angolo cucina aperto sul soggiorno: in questo caso il tavolo, la vera e propria “penisola”, diventa nello stesso tempo elemento di separazione ma anche di contatto e di interscambio tra la cucina e l’ambiente maggiore, favorendo una simbiosi tra le persone che si trovano da una parte all’altra. Ma la tipologia a penisola è valida anche per cucine di non grandi dimensioni e soprattutto impostate con una certa informalità di comportamenti, dove si cucina mentre si chiacchera come se si fosse in salotto; inoltre è una soluzione che permette di risparmiare spazio, dato che il tavolo-penisola ne occupa
A un ambiente dominato dal bianco (pareti e mobili laccati) e dalle trasparenze (vetrinette e lampada a sospensione) Le tipologie: l’isola Se vogliamo, è il top delle tipologie di cucina, non solo perché si richiama a quella delle cucine dei grandi ristoranti
Per il gallerista romano Pino Casagrande, che riceve anche due trecento persone quando organizza party culturali,
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