Editoriale: piscina days

Piscine come scuole di civiltà
Nei favolosi anni ‘50 e ‘60, usciti dalla guerra con occhi nuovi e tanta voglia di fare, il nostro immaginario era rivolto all’uomo sulla luna e alle città cibernetiche, con l’entusiasmo di chi si sente protagonista di un progresso sempre al servizio della comunità. Nel 2001, in un nefasto 11 settembre, abbiamo visto un’altro uso della tecnologia: le immaginarie guerre dei mondi, di cui si favoleggiava nei vecchi films di fantascienza, sono purtroppo diventate un incubo reale. Lo choc che in quel giorno ha percorso il mondo ci ha fatto riflettere e ha suscitato un rinnovato desiderio di aggregazione: nel lavoro, negli ideali, nella ricerca dei veri valori. Anche quelli dello sport, sono valori importanti (mens sana in corpore sano), valori che è bene siano sempre più frequentati dai giovani. Per questo guardiamo oggi alla città con occhi più severi per verificare se l’abbiamo dotata di adeguate strutture per l’esercizio delle attività sportive. Giustamente Aldo Brandirali, Assessore allo Sport e Giovani del Comune di Milano, ha recentemente rilevato che in questa città “le risorse impiantistiche e le politiche di promozione sono inadeguate, di conseguenza non si utilizza tutto il potenziale educativo verso i giovani facendo dello sport uno strumento di prevenzione contro il disagio e la solitudine”. A questo fine occorrerebbe mobilitare tutte le responsabilità e tutte le risorse rintracciabili. Ed è intenzione dell’Assessore elaborare un “Progetto Sport Milano” da presentare a Governo e Regione nonché a investitori privati. Le linee generali di questo progetto sono incentrate su quattro punti: qualificare le strutture per la formazione degli atleti, costruire nuove strutture per le grandi manifestazioni internazionali, ristrutturare gli attuali 250 impianti sportivi milanesi spesso vetusti, raggiungere lo standard europeo di strutture sportive per numero di abitanti che ci porterebbe ad avere per Milano circa 20 piscine e 20 palestre di nuova costruzione. Per appoggiare questo progetto è stato organizzato un Comitato d’Onore con le principali rappresentanze istituzionali riunite in numero ristretto: le Università, la Curia Milanese, l’Assolombarda, la Camera di Commercio, la Fondazione Cariplo, i Presidenti e gli Assessori allo Sport di Regione, Provincia e Comune, rappresentanti del Coni e del Consiglio Comunale. Per verificare l’idoneità del progetto sarà indetta un’assemblea cittadina che vedrà presenti i Presidi dei licei, enti e associazioni sportive, la stampa di settore, imprenditori, atleti, organizzatori, commercianti e sindacati. Si tratta di un’iniziativa più che lodevole a cui è doveroso aderire dando un congruo spazio anche nella comunicazione della nostra testata. Nel frattempo un’altra iniziativa è diventata operativa, questa volta voluta e organizzata dalla nostra casa editrice “Di Baio Editore”, si tratta di un convegno sul tema “La piscina in Italia e in Europa” che si terrà l’otto febbraio a Bologna in occasione di Europolis, il salone delle tecnologie per vivere la città. Come nel precedente convegno “La piscina: aggregazione, sport e salute” da noi organizzato nel 2001 in occasione della Mostra Progetto Città, anche in questa occasione sono stati chiamati per approfondire il problema importanti esponenti dell’imprenditoria, della cultura e delle istituzioni inerenti al settore. Parteciperanno alcuni architetti estremamente qualificati come Vittorio Gregotti. Il convegno avrà inizio alle ore 15,30 nella Sala Concerto col seguente programma: Saluto di benvenuto (Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Fiera di Bologna, arch. Gilla Giani, direttore di “La Piscina”); report sulle prospettive del mercato (Francesco Capoccia, presidente di Assopiscine); “Il testo unico sull’edilizia” (Corrado Sforza Fogliani, Presidente di Confedilizia); “L’atto d’intesa tra Stato e Regioni per la piscina” (Enrico Sapienza, Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute); “Le opportunità di lavoro di un settore in crescita” (Mario Baldassarri, Vice Ministro del Tesoro); seguirà un dibattito sicuramente importante dato il livello dei partecipanti. L’interesse propositivo che in questo momento alcune istituzioni dimostrano avere per tale tema, fa prevedere una notevole ricaduta di attività concrete che coinvolgeranno sul piano lavorativo architetti, imprenditori, tecnici e maestranze. E’ questa un’occasione per lavori pubblici di grande livello, che per essere al passo con i tempi dovranno disporre di progetti dove sono approfondite non solo le funzionalità sportive, ma anche le valenze sociali di aggregazione in un’atmosfera controllata di sana competizione.
Il Direttore
Responsabile Dott. Arch. Gjlla Giani

 

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