Editoriale

In questo numero uno zoom su diverse tipologie di abitazioni ma con un comun denominatore: il dialogo con la natura circostante. Dalla villa in campagna, caratterizzata da un segno architettonico forte, a un’attico con vista panoramica sul golfo del Tigullio, ad una casa a Portofino dove l’arte è protagonista. E poi ancora una casa in Val Badia dove la tradizione tirolese è interpretata con creatività ed una in Brianza immersa nel cuore verde della lombardia, raffinato esempio di gusto contemporaneo. Né manca un tocco esotico nelle case-capanna dove l’architettura razionale
sposa lo stile primitivo. Sono alcune delle ville che animano le coste messicane con uno stile lussuosamente naturale dove alberi secolari, liane e tetti in paglia dominano la scena. Oggi che siamo in un periodo di prevalente eclettismo, non vi è un unico stile ma molti, dal moderno che continua a riconoscersi nella scuola funzionalista ma si ammorbidisce nell’uso di materiali caldi e tradizionali come il cotto, il legno e la pietra, al mélange di vari stili dove antico e moderno, rustico e di livello si alternano nella ricerca di una chiave personale. L’annullamento delle differenze temporali nella ricerca del mobilio si unisce all’azzeramento delle distanze geografiche alimentando interessanti “contaminazioni” tra oriente e occidente. Ci sono poi case dove il rapporto con l’esterno è preponderante e si sviluppa con grandi vetrate a tutta altezza schermate da teli leggeri. Un dettaglio importante perché evidenzia il rapporto tra costruito e intorno, tra casa e mare portando con sé la memoria delle brezze e dello sciabordio dell’acqua.

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