Servizio di: Claudia Molteni Due aspetti del nord del Marocco, l’oceano e le montagne del Rif, accomunati dal magico candore di due affascinanti cittadine, antiche e silenziose, dove il clamore contemporaneo sembra arrestarsi per dare spazio alla riflessione, Asilah, situata a 40 kilometri a sud di Tangeri, ha una storia antica, che risale ai romani. Le sue mura difensive, costruite dai portoghesi, offrono oggi tranquille passeggiate in riva all’oceano. Le case di Asilah sono bianche, con persiane e portoni azzurri, verdi, marroni. Colpisce la sapiente semplicità architettonica e urbanistica, che riesce però a creare quel senso di stupore che tanto affascina. All’interno delle mura tutto è stato restaurato e si rimane
Nelle foto: Due immagini di Asilah, con gli antichi bastioni che si affacciano sull’oceano Atlantico e una candida casa decorata con un murales; Chefchaouen è una città di montagna fondata da Moulay al-ben Rashid nel 1471 come base contro i cristiani, i quali non poterono entrarvi fino al 1920, quando gli spagnoli la conquistarono. Trovarono lì anche una comunità di ebrei che parlava il castigliano del X secolo, una lingua morta in Spagna da più di 400 anni! Oggi il bianco e l’azzurro dominano le tortuose vie che si inerpicano sul pendio della montagna all’interno delle mura. Tranquille piazzette ombrose sono mète di piacevoli soste per sorseggiare un tè alla menta. In entrambe le città il ferro battuto è presente in modo discreto, in linea con la tradizionale semplicità degli esterni delle case islamiche, che, come uno scrigno, custodiscono internamente le ricchezze delle abitazioni.
Nelle foto: Il picchiotto di un’antica porta: particolarmente bella è la piastra di aggancio, simile ad un pizzo seicentesco.
Nelle foto: Gli schienali delle sedie sono realizzati con tondini di ferro e riprendono la forma dei caratteristici archi mediorientali.
Nelle foto: Una casa ad Asilah, le cui grate alle finestre, realizzate con ferri a sezione quadra, creano degli sporti, comodi sia per affacciarsi che per posizionare dei vasi.
Nelle foto: una bifora, bella nella sua semplicità; il ferro battuto, che delinea dei motivi a cuore, si è felicemente
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