Lo Studio di Architettura Archikubik di Barcellona ha progettato un innovativo sistema di containers “Flex house” ibrida le funzioni dei locali attraverso un gruppo di containers facilmente trasportabili e collegabili. In questo modo lo spazio prende forma assecondando le esigenze. Il sociologo polacco Zygmunt Bauman nel suo libro “Modernità liquida”, edito in Italia da Laterza nel 2003, paragona il movimento e le caratteristiche dei fluidi, sempre capaci di adattarsi ad ogni contenitore uscendone immutati, al modo di vivere di oggi. Per muoversi fluidamente abbiamo bisogno di spazi fluidi. “In sede di architettura si parla di spazi liquidi che registrano, in qualche modo, sulla propria pelle questa fluidità. Una delle caratteristiche molto presenti IL CONCEPT “Dalla Flex house – dichiarano gli architetti Marta Borbonet, Marc Chalamanch, Miquel Lacasta, Carmen Santana – emergono i principi in cui noi crediamo: un’architettura avanzata in cui da una parte vi è l’idea di flessibilità sviluppata ad alti livelli e dall’altra le immense possibilità che lo spazio offre. Seguendo questi principi abbiamo sviluppato un modello chiamato “tunnel del vento”, che sta a significare uno spazio con la capacità di riconfigurarsi adattandosi all’ambiente circostante. Lo spazio dovrebbe potersi modellare a seconda delle esigenze come avviene nella galleria del vento. Se gli abitanti dello spazio vogliono lavorare, organizzare una festa, cenare, socializzare, meditare, ecc. lo spazio dovrebbe rispondere con nuove forme alle diverse richieste. Per tutte queste ragioni “Flex House” è una particolare speculazione di tutti i possibili gradi di flessibilità dell’alloggio. La definizione dello spazio è basata sulla richiesta e la necessità; ciò significa che il soggiorno potrebbe non essere immediatamente riconoscibile come tale (…) . In conclusione lo spazio non dovrebbe avere un Nome.” I containers trasportabili e collegabili progetto Studio di Architettura Archikubik (Barcellona) (Hanno collaborato al progetto: Daniel Serrats, Maite Dominguez, Garazi Burgoa, Marta Gimenez, Antonia Genovart, Filippa Respicio, Rita Campos, Dacmar Ross, Björn Stürmer, Oihana Bidaguren, Mauricio Pereira Brandao). IL PROGETTO Mobili strutturali e pannelli scorrevoli che sono porte e parti di pareti allo stesso tempo. Solo il bagno è costruito così la zona giorno/notte rimane perfettamente separata senza avere bisogno di ulteriori meccanismi. L’ultima particolarità del progetto è che ogni parte importante (cucina, armadio, soggiorno) sta all’interno di un container. Ad ogni modo il STUDIO ARCHIKUBIK Fondato nel 1996 da MARTA BORBONET, MIQUEL LACASTA e CARMEN SANTANA nell’anno 1998 si aggiunge come membro del team anche MARC CHALAMANCH. “Dal momento della creazione di ARCHIKUBIK – spiegano gli architetti – www.archikubik.com
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