I cibi per essere felici

I cibi che aiutano il buonumore

Alcuni cibi favoriscono il benessere della nostra mente, aiutandoci a superare in modo naturale i piccoli momenti di cattivo umore.

Ecco alcuni consigli alimentari per ritrovare l’allegria, sazi e sereni mangiando in modo sano.
Un primo aiuto viene dal triptofano, un aminoacido facile da trovare in tutti i cibi molto proteici: latticini, pollo, salmone,
tacchino, arachidi, tuorli d’uovo. Il triptofano alza il livello della serotonina, una sostanza chimica coinvolta nella regolazione dell’umore, del sonno e dell’appetito. Ottimi produttori di serotonina sono anche i carboidrati, in particolare la pasta.

Anche lo zucchero è un ingrediente che aiuta a sentirsi meglio, preferendo la varietà integrale a quella bianca raffinata. Quest’ultima, infatti, produce un rapido innalzamento del livello delle endorfine nel cervello, seguito da un brusco calo. Gli zuccheri non raffinati, integrali, aiutano a stabilizzare l’umore perché vengono assimilati più lentamente, dando un effetto più duraturo. Tra i dolci, quello che maggiormente ha fama di favorire il buonumore è il cioccolato: oltre agli zuccheri contiene infatti grassi, vitamine e alcune sostanze ritenute degli antidepressivi naturali.
Un altro dolce che è un ottimo nutrimento per il sistema nervoso è la crema di mandorle, ricca di magnesio, considerato uno dei migliori agenti naturali contro l’umore nero.

Zuppa di lenticchie

Le lenticchie non solo portano tanta fortuna ma, grazie al loro elevato contenuto proteico, danno grande energia… Quindi un ottimo modo per finire l’anno: non solo con fortuna ma anche con amore! Augurandovi dunque una piacevolissima serata, mi
piace ricordare la massima del filosofo Seneca che nel lontano II secolo d.C scriveva: “Vi offrirò un filtro senza pozioni, senza erbe, senza alcuna magia e stregoneria:
se desiderate essere amati, amate!”

Fate ammorbidire le lenticchie in abbondante
acqua per tutta la notte, poi levate quelle che sono
venute a galla e scolatele. Lessatele poi nel brodo
per circa un’ora e nel frattempo, in una padella,
fate appassire nell’olio la cipolla e il porro tritati
finemente. Aggiungete la paprika e fuori dal fuoco
versate la panna, salate e date una ultima mescolata prima di versare il tutto nella zuppa di lenticchie, amalgamando bene il tutto. Servite in due piatti a forma di cuore.

Un rimedio per ritrovare il sorriso è mangiare molta frutta: l’avocado e le banane, per esempio, contengono vitamina
B, che ha buoni effetti tonificanti. Si possono scegliere alimenti ricchi di cromo e zinco, due minerali considerati rasserenanti; si trovano nei funghi, nel lievito, nel grano integrale e anche in alcuni molluschi come le ostriche.
Un piatto, dal sapore antico, che può aiutare a ritrovare il buon umore è la zuppa di lenticchie: questi piccoli legumi,
infatti, sono ricchi di proteine, zuccheri e sali minerali, un vero toccasana per il corpo e lo spirito.

Quali sono gli alimenti antidepressivi

Pesce
Protegge dall’infarto e ha effetti favorevoli sul sistema immunitario: in più si è scoperto che gli acidi grassi omega 3 sono associati a una minore incidenza di depressione.

Frutta, verdura, agrumi
Tutti ricchissimi di vitamine C e E che, oltre a svolgere un’azione antiossidante che ostacola la formazione di radicali liberi, migliorano l’umore. La vitamina E in particolare, oltre a combattere la depressione, è efficace anche contro il declino cognitivo.

Vitamina C
Si trova negli agrumi (limone, arancia, pompelmo) e in altri frutti come fragole e kiwi ma anche nei peperoni, nel cavolo, nel cavolfiore, nei pomodori e ancora nelle verdure verdi a foglia come la lattuga o il radicchio.

Vitamina E
Si trova anche in quasi tutti i tipi di oli: in primo luogo l’olio di germe di grano, ma anche in tutti gli altri (di girasole, d’oliva, di mais, di soia).

Altri
Altri alimenti antidepressivi sono quelli ricchi di triptofano, come il gelato, il cioccolato, gli zuccheri, il miele. Non è un caso che a questi alimenti si ricorre spesso spontaneamente in momenti di tristezza, insoddisfazione e calo dell’umore.

Il miele

Al miele sono tradizionalmente attribuite proprietà più ampie di quelle fino ad ora descritte; quanto di quello che la tradizione ci ha tramandato è oggi confermatodalla moderna scienza dell’alimentazione e dalla medicina? Una parte delle attività tradizionali sono spiegabili in termini più di tipo culturale che medico-scientifico. Il miele, infatti, ha rappresentato, per millenni, l’unico alimento zuccherino concentrato: le sue caratteristiche obiettive di unicità, rarità, elevata attrattività e alto valore alimentare hanno ben presto portato, nella storia dell’umanità, a considerarlo legato alla divinità e ad aggiungere significati simbolici, magici e terapeutici al suo utilizzo in campo umano. Altre attività, invece, sono da ascriversi alla sua composizione zuccherina e comuni, quindi, agli altri alimenti prevalentemente glucidici.

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Non a caso lo zucchero stesso, nel momento in cui venne introdotto in Europa, veniva considerato come un rimedio da utilizzarsi con cautela, per guarire molte malattie. La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. A questo zucchero si deve il maggior potere dolcificante e anche il prolungato effetto energetico del miele: il glucosio viene bruciato immediatamente mentre il fruttosio deve prima subire una piccola trasformazione e resta quindi disponibile per l’organismo un po’ più a lungo. Il fruttosio è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo boccale e della gola che dello stomaco e dell’intestino. Ha un’attività molto blandamente lassativa. E’ indispensabile per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive, derivate dal metabolismo o ingerite dall’esterno, che si accumulano nel fegato. Anche riferendoci alla sola composizione zuccherina troviamo quindi numerosi vantaggi del miele rispetto allo zucchero.

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