I contrasti in mansarda


Nel centro di Flaibano (UD)

Un recupero edilizio di una vecchia casa oggi trasformata in una struttura di tipo misto: ricettiva e residenziale

The renovation of an old building converted into a structure with a double function: tourist accommodation and private home.

Progetto: arch. Paolo Fenos
Servizio e testo di Maria Galati, architetto
Foto di Athos Lecce

Il progetto interessa uno degli edifici più rappresentativi di Flaibano (UD), non solo dal punto di vista storico architettonico, ma anche da quello socio-culturale; una ricerca iconografica ha individuato i diversi i ruoli che il complesso edilizio ha rivestito nella storia del paese: municipio, biblioteca, casa vescovile, comando militare. La ristrutturazione ha dato un nuovo significato all’edificio, trasformandolo in una struttura di tipo mista, ricettiva e residenziale.
Il volume del fabbricato è semplice: ha una copertura in legno a doppia falda e si sviluppa seguendo i limiti suggeriti dal piano urbanistico.
L’idea del progetto è nata mentre l’architetto e il suo futuro cliente chiacchieravano seduti su una panchina all’interno del Louvre.

Paolo Fenos (Pordenone 1968)
Laureato in Architettura allo I.U.A.V. di Venezia. Dal 1996 si dedica alla libera professione.
Dal 1997 collabora con "scianstudio snc". Nel 1998 vince il concorso appalto per 24 alloggi per la base USAF di Aviano.
Nel 2007 consegue il 3° premio per il nuovo Centro termale e ricettivo di Cesenatico.

This is a project for one of the most representative buildings of Flaibano (near Udine), not only because of its historical and architectural value but also because of its social and cultural role. Iconographic research has revealed
the diverse roles that the building has had in the history of the town: town hall, library, bishop’s house, and military command.
Renovation has given the building a new role, having now been converted into a structure with a double function: tourist accommodation on the one hand, private residence on the other.
The volume of the building is simple: a saddle roof in wood built to comply with the limits imposed by town planning legislation. The idea for the project came about while the architect and his future client were chatting
while seated on a bench inside the Louvre.

ILLUMINARE LA CUCINA

La tipologia di illuminazione classica è la lampada a sospensione con fascio di luce diretta; per evitare zone d’ombra, si può optare per una luce diffusa, con diffusore trasparente o traslucido, che la proietti anche verso l’alto.
Per le aree della cucina poco illuminate, perchè coperte da pensili, sono consigliabili faretti alogeni o lampade fluorescenti.
Nel caso di mansarde con travi in legno si può scegliere una lampada da parete, con braccio orientabile sia lateralmente che in altezza.

“Intreccio di stili e di materiali, dicotomia tra vecchio e nuovo”: è questa la sintesi del progetto

La cucina è di Bulthaup; il piano inox è realizzato su disegno; gli elettrodomestici, Whirlpool; tavolo, Franzoni
‘64, Cappellini; le sedie, Panton Chair, Vitra; divano, Kami, Cassina; lampada sospensione, Aleppo 44, Artemide.

La committenza chiedeva all’architetto Paolo Fenos, di Cordenons, un progetto che prevedesse di destinare una parte della loro vecchia casa ad albergo ristorante, e l’altra ad abitazione Dall’albergo, attraverso il vano scala, ravvivato da uno squillante colore fucsia, si accede alla mansarda. Il progettista ha scelto un colore così particolare per meglio far risaltare la tipologia della scala, rivestita in lamiera mondorlata di alluminio, con corrimano realizzato
in ferro brunito. Durante i lavori di ristrutturazione, non sono state eseguite demolizioni, perchè il sottotetto era completamente vuoto; la pianta aveva una forma rettangolare, stretta e lunga.
L’ ipotesi di progetto è stata quella di destinare la parte centrale della mansarda alla zona giorno, creando un locale molto accogliente e spazioso.
La cucina è di Bulthaup: alle pareti due grandi vetrine e la zona lavoro è stata studiata ad isola. La zona pranzo è definita dal tavolo di Cappellini e dalle sedie Panton Chair, il cui profilo è esaltato dalla visuale che, attraverso la porta d’ingresso, si ha salendo su per la scala. Per illuminare il piano di lavoro della cucina il progettista ha previsto un’illuminazione con fascio di luce semidiretta, con tre lampade a sospensione, che concentrano la luce sul piano; anche per il tavolo è stato predisposto lo stesso tipo di illuminazione con un’unica sospensione. Nella zona relax, il
divano Cassina è accostato a pezzi di fine Ottocento: comò e comodino, sapientemente restaurati.

Il corrimano è realizzato su disegno in ferro brunito; il rivestimento della scala è realizzato in lamiera mondorlata,
su disegno; alle pareti idropittura di colore fucsia.

The client asked architect Paolo Fenos, of Cordenons, to come up with a project that turned part of their old house into a hotel restaurant, and the other part into their home. From the hotel, up the stairs, livened up with a bright fuchsia colour, you gain access to the attic. The architectchose this unusual colour to make the staircase stand out, with its steps in sheet aluminium and handrail
in burnished iron. During renovation, demolition works were not carried out because the attic was completely empty; the floor plan was rectangular, long and narrow. The project idea was to assign the central part of the attic to the living area, thus creating a very welcoming and spacious room.
The kitchen is by Bulthaup: against the wall are two large display cabinets; the workspace has been designed as an island area. The dining area is delimited by the Cappellini table and the Panton chairs, the design of which is set off by the view you have of them through the entrance door as you walk up the stairs. To light up the kitchen worktop, the architect has provided for a semi-direct light strip of three hanging lamps that concentrate their light on the work surface; the table has the same type of lighting only here there is just one hanging lamp. In the relaxation area the Cassina sofa is placed next to late nineteenth century pieces: a beautifully restored chest of drawers and bedside table. Architect Fenos wanted to create a certain contrast between the colour of the ceiling beams in wood and
that of the ash floor. The trusses, and the primary and secondary roof framework have been dyed a shade of dark brown, the aim being to make uniform the ceiling surface, thus refraining from underlining the design of the trusses installed previously. This dark ceiling creates a strong contrast not only with the ash floor but also with the furniture: stainless steel tops, the Bulthaup design, the table by Cappellini and the Cassina sofa. Such contrasts accentuate and set off the beauty of the two opposing styles. On either side of the living space are two areas for the bedrooms and bathrooms. In the children’s room there is a double entrance so that in the future it can be divided in two to create two separate rooms. On the other side there is the master bedroom and bathroom. Furniture in the bedroom is very simple. The bathroom with whirlpool bath and shower cubicle also has no-frills furniture: an Ikea cabinet placed near an old frame with mirror.
Prefinished ash parquet on a concrete foundation with radiant panelling has been used throughout the attic, and the walls have been painted with white emulsion paint.The bathroom has a teak floor.

PARQUET PREFINITO
Il parquet prefinito è costituito da più strati di legno, anche di tipo diverso; lo strato superficiale è realizzato con legno pregiato, levigato e verniciato in fase di produzione, mentre gli altri strati sono formati da legno meno pregiato,
generalmente betulla, con incollaggio feninico, così da garantire stabilità e resistenza nel tempo. Le giunture tra i listoni sono calibrate, per garantire complanarità, con incastri che rendono il supporto perfetto per la posa in opera.

A sinistra: comodini su disegno; quadro, Bryan; a pavimento parquet prefinito in frassino; lampada da tavolo, Flos; lampada da terra Catellani.
A destra: lo specchio, Mirror, P. Starck ; sedie, Dilmos; nel bagno, sanitari, Globo; vasca, Geyser; rubinetteria, Paffoni;
specchio, antiquariato dell’ ‘800; mobile, Ikea; pavimento in teak.

L’architetto Fenos ha voluto creare un certo contrasto tra il colore delle travi della copertura in legno e quello del pavimento in frassino. Le capriate, l’orditura primaria e secondaria sono state verniciate di una nuance di colore
scuro, con lo scopo di "impastare" la superficie complessiva della copertura, evitando di sottolineare il disegno non condiviso delle capriate precedentemente posate.
La copertura dalla nuance scura crea, oltre che con il pavimento in frassino, un forte contrasto con gli arredi: con il piano in inox, il design di Bulthaup, il tavolo di Cappellini e il divano di Cassina; contrasti che accentuano ed esaltano la bellezza dei due stili contrapposti.
Sui lati del blocco della zona giorno, le due aree dedicate alle camere da letto e ai servizi.
Nella zona destinata ai ragazzi, la camera è stata dotata di doppio ingresso, in modo da poter in futuro essere divisa e generare di fatto due camere indipendenti.
Sul lato opposto sono state collocate la camera da letto padronale ed il bagno. L’arredo della camera da letto è molto semplice. Nel bagno, dotato di vasca idromassaggio e di cabina doccia, gli arredi sono essenziali: al mobile Ikea è
stata accostata un’antica cornice con specchio. In tutta la mansarda è stato posato un parquet prefinito in frassino a listoni dritti, su sottofondo in cls con pannelli radianti, e alle pareti è stata applicata una idropittura di colore bianco.
Nel bagno si è optato per un pavimento in teak.

 

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