Pianta originaria dell’America Nord Occidentale, coltivato dagli indiani d’America a scopo alimentare, fu introdotta in Europa XVI secolo come pianta ornamentale; Dalla prima metà dell’800, quando in Russia fu messo a punto un metodo per l’estrazione alimentare dell’olio è utilizzata come pianta oleifera. Il girasole, Heliantus annuus (n=17), appartiene alla famiglia delle Compositae, ed è la più importante tra le 100 specie del genere Helianthus. Il nome "girasole" deriva dal caratteristico movimento eliotropico che le piante di questa specie presentano durante la fase giovanile: esse possono ruotare mediante torsione del peduncolo, grazie ad un meccanismo ormonale di tipo auxinico, in modo da mantenere l’apice sempre
Caratteri botanici: Il girasole é una pianta erbacea annuale, caratterizzata da un notevole sviluppo. Il fusto, che si presenta eretto, cilindrico, robusto, rugoso, ispido e midolloso, può raggiungere un’altezza compresa, per le varietà coltivate in Italia, tra 1,5 e 2,2 metri. Le foglie (presenti in numero variabile tra 12 e 40) sono alterne, grandi, semplici, lungamente picciolate, cordate od ovate, acute, dentate. La loro forma cambia a seconda della loro posizione sul fusto.
I maggiori impollinatori appartengono a varie specie dei generi Apis e Bombus. A fecondazione avvenuta lo stigma appassisce e si ritira; ciò avviene prima nei fiori periferici e scalarmente fino ai fiori centrali: per questo motivo è possibile trovare, su una stessa calatide, acheni esterni ben sviluppati accanto a fiori centrali in via di differenziazione. Non tutti i fiori però danno acheni, fenomeno che si manifesta più intensamente nella parte centrale. Il frutto è un achenio (frutto secco indeiscente) di forma allungata, costituito da un pericarpo duro e fibroso aderente al seme, di colore variabile dal bianco al nero, molto spesso grigio scuro, con striature più o meno chiare a seconda della varietà. Anche la dimensione, oltre al colore, può variare da meno di 40 mg fino a 200 mg (i semi più grandi vengono utilizzati per consumo alimentare diretto). Il seme vero e proprio, che rappresenta il 70-75% dell’achenio, è costituito da un tegumento seminale, dall’embrione e da due cotiledoni contenenti grassi e proteine (contiene fino al 55% di olio, mediamente circa il 48%). Durante la formazione del seme la calatide si piega ed a maturazione guarda verso terra; sotto il peso dell’infiorescenza, anche la parte distale dello stelo si incurva. L’apparato radicale è fascicolato e molto sviluppato, soprattutto nei primi 40 cm di terreno, anche se può approfondirsi fino a 2 m nel suolo; questa caratteristica conferisce al girasole una notevole resistenza agli stress idrici.
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