Il ‘600 di Tiarini “Alessandro Tiarini. La grande stagione della pittura nel Seicento a Reggio Emilia” è il titolo della mostra che, oltre a illustrare l’opera del grande pittore bolognese offre un panorama dell’intenso clima artistico della città nel XVII secolo: clima che la portò a essere considerata una delle capitali artistiche dell’Emilia. Alessandro Tiarini (Bologna 1577-1668) è un importante pittore dell’epoca della Controriforma. La mostra, promossa dal Comune e dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Fondazione Pietro Manodori e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoantropologico di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Reggio e Guastalla, presenta, insieme a 60 dipinti e 20 disegni del Tiarini, altri dipinti di artisti del suo tempo, come Annibale e Ludovico Carracci, Palma il Giovane, Leonello Spada, Guercino, Luca Ferrari. Le opere sono state selezionate dai curatori Daniele Benati e Angelo Mazza con la collaborazione di un comitato scientifico in cui figura anche Mons. Tiziano Ghirelli, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. La mostra si prolunga in un percorso espositivo nelle numerose chiese nelle quali sono collocate opere del Tiarini. Nuove iniziative
Due eventi che dimostrano il notevole impegno culturale di Ferrara. Il Museo della Cattedrale si è recentemente trasferito nei locali della ex chiesa di San Romano (cfr. CHIESA OGGI architettura e comunicazione n° 49). La sua collezione include opere provenienti dalla Cattedrale e da alte sedi cittadine come i lapidari di Palazzo Paradiso e di Palazzo dei Diamanti. Quest’ultimo ospita, fino al 19 maggio, la mostra “Alfred Sisleypoeta dell’Imprezssionismo”. Organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con il Museo Thyssen- Bornemisza di Madrid e col Musée des Beaux-Arts di Lione, ricostruisce il percorso dell’artista impressionista e le fonti della sua ispirazione.
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