Il “caffè”


Attrezzi colorati in cucina

LUOGO CHE VAI CAFFÈ CHE TROVI. QUESTA FRAGRANTE BEVANDA ORIGINARIA DELL’ETIOPIA HA INFATTI CONQUISTATO TUTTO IL MONDO, MA OGNI CULTURA HA ELABORATO UN SUO MODO PER PREPARARLA E GUSTARLA.
ARABI, TURCHI E GRECI LO BEVONO DENSO E BOLLENTE: LA POLVERE DI CAFFÈ MISCHIATA ALLO ZUCCHERO E ALL’ACQUA VENGONO BOLLITE INSIEME; GLI AMERICANI LO AMANO LUNGO.

• A Venezia la prima “bottega del caffè” fu aperta nel 1630.
• Negli Stati Uniti il caffè divenne bevanda nazionale con l’inizio della Guerra d’Indipendenza (1773), perchè si boicottò l’importazione del tè britannico.
• Il caffè “espresso” si chiama così perchè viene preparato in brevissimo tempo.
• Il nome italiano “caffè” deriva dal turco “kahvé”.

Nero e fumante; gli italiani hanno inventato il caffè “espresso”; gli anglosassoni e gli scandinavi tostano i chicchi
in un modo particolare, così la bevanda risulta marrone invece che nera.
Come mai questo grande successo? Non solo perchè il caffè piace, ma anche perchè dopo una buona tazza di caffè ci si sente più svegli ed energici. In effetti questa bevanda favorisce le attività cerebrali e il tono muscolare: la causa è la caffeina, una sostanza che stimola ed eccita il sistema nervoso, cardiaco, muscolare e sensoriale.
Il caffè perciò non fa male, purchè non se ne consumi in dosi eccessive e non si soffra di cardiopatia o ipertensione.

• La caffettiera espresso “Kòre” di Barazzoni ha il corpo e la calda in fusione di alluminio, manico e coperchio in acciaio inox, 3 tazze.
• Cappuccini con la crema, caffè shakerati, frappè, ma anche caffè lunghi, infusi e tisane: tutto questo è possibile
con “Multishaker” di Guzzini; 3 tazze.
• Per chi invece ama l’antica eleganza, Broggi propone la caffettiera della “Collezione Ambasciata” in alpacca argentata.
• “Zazà” di Guzzini è la nuova linea per il caffè che gioca con i materiali e i colori, per personalizzare il proprio servizio da caffè; 3 tazze.

In questi casi, comunque, si può optare per il decaffeinato: in una tazzina di caffè sono presenti 10 milligrammi di caffeina, contro i 150 di un caffè normale.
Una antica sentenza araba dice che il caffè andrebbe bevuto “caldo come l’inferno, nero come l’inchiostro, dolce come l’amore”.
Una descrizione seducente e intrigante, che ci fa riflettere su quanto sia importante la preparazione del caffè, che è legata sia alla macinazione dei chicchi che alla bollitura della polvere ottenuta con l’acqua.
Per entrambe le operazioni sono stati usati nel tempo diversi strumenti: tutti ricordano i vecchi e simpatici macinini
di legno, dalla forma cubica con il cassettino da cui si estraeva il caffè macinato. Le prime caffettiere che sfruttano la forza del vapore per spingere l’acqua bollente in un tubo centrale che porta alla polvere macinata, risalgono all’inizio
dell’Ottocento, e da allora si sono studiati e adottati svariati modi per ottenere con facilità una bevanda sempre più buona ed aromatica. In questo senso l’Italia ebbe già primato ai tempi dei Borbone, quando nelle case si usava l’idimenticabiole “napoletana”.
Con l’invenzione della moka la preparazione del caffè è diventata semplice e alla portata di tutti. Ora in commercio sono a disposizione caffettiere di ogni tipo, per tipologia e design.

BUDINO AL CAFFÈ E CIOCCOLATO
Ingredienti: 250 gr di cioccolato, 250 gr di zucchero, 75 gr di burro, 20 gr di caffè liofilizzato, 4 uova, 100 gr di mandorle tostate.
Grattuggiare il cioccolato e triturare le mandorle.Dividere le uova in rossi e albumi; sciogliere il burro a bagno maria
e batterlo a spuma, aggiungendovi zucchero, rossi d’uovo, caffè, mandorle e il cioccolato grattuggiato. Montare a
parte gli albumi e unirli al composto, cercando di non smontarli.Ungere con un poco del restante burro una forma da budino, versarvi il composto e disporre in frigorifero a rassodare per almeno due ore e mezza.
(Tratto da “Il caffè – La storia e gli aromi di un’antica tradizione” Nardini editore).

• “Siroco” delle Vetrerie Cristallerie d’Arques sarà in vendita in Italia da gennaio; è realizzata in oha, versione innovativa dell’arcopal 6 tazze.
• “Birba” di Tracanzan è una caffettiera allegra e funzionale: il caffè esce direttamente nella tazzina, mentre la molla colorata è assolutamente anticalore; 2 tazze.
• Brognoli presenta la caffettiera 3 tazze “dimmi”, disponibile in cinque varianti di abbinamento colori; originale nel design.
• Bialetti ha pensato anche a chi ha problemi con la caffeina: “Zera” è stata appositamente studiata per preparare un ottimo caffè d&#82
17;orzo, ma anche tè e tisane; 2 tazze.
• Per chi ama bere il caffè in tazzine esclusive, realizzate a mano dall’artista Wim Weber, ecco “Dancing Cups” di Creso.
• Per il caffè “all’americana” Braun propone “KF130”, che permette di preparare sia il caffè forte e aromatizzato che leggero e delicato; 10 tazze.
•Bodum invece presenta “Santos”, caffettiera elettrica programmabile: al mattino ti alzi e il caffè è già caldo.

 

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