Perché il camino (o anche la stufa) possano ben funzionare è importante che la canna fumaria e il comignolo sul suo terminale siano sistemati in modo corretto e soprattutto ben puliti per facilitare il “tiraggio”.
Per le canne fumarie occorre più che altro una buona pulizia periodica per assicurarsi che non vi siano ostruzioni di sorta; per i comignoli la produzione attuale tende verso elementi prefabbricati componibili a pezzi, di forma particolarmente studiata per facilitare la fuoriuscita dei fumi anche in condizioni di tempo cattivo.
Si usano normalmente, negli elementi del comignolo, forme svasate verso l’alto in modo che il vento laterale venga spinto in alto trascinando nel suo movimento la colonna del fumo.SPESSO IL CAMINO, PER MOLTE RAGIONI (CANNA FUMARIA INSUFFICIENTE PER SEZIONE O PER ALTEZZA O DEVIATA PIÙ DI 45°, LOCALE IN DEPRESSIONE PER LA PRESENZA DI UNA SCALA, BASSA PRESSIONE ATMOSFERICA O VENTI CHE DISTURBANO IL TIRAGGIO), NON RIESCE A DISPERDERE I FUMI, CHE COSÌ RISTAGNANO NEL LOCALE; IN TAL CASO INSTALLARE SUL COMIGNOLO UN ASPIRATORE ELETTRICO FORZATO NON SOLO RISOLVE IL PROBLEMA DI TIRAGGIO, MA AIUTA A MANTENERE LA CANNA FUMARIA PULITA. L’ASPIRATORE È MUNITO DI UNA COMODA CENTRALINA DI COMANDO CHE PERMETTE DI VARIARE IL TIRAGGIO. (GEMI ASPIRATORI)In un articolo dedicato ai fumaioli nell’Alta Italia, pubblicato sulla rivista “Emporium” dell’agosto 1895, si citano, sotto forma di ricordi, le considerazioni fatte a questo proposito dall’inglese H.E. Tidmarsch. Non senza un divertito compiacimento si legge, a conclusione del testo, che il primato per i comignoli più pittoreschi spetta assolutamente all’Italia. Si prova allora il desiderio di interessarsi ai nostri comignoli e di vincere la pigrizia e la distrazione che ci portano, troppo spesso, a guardare senza vedere. Fino al secolo scorso i comignoli erano molto più numerosi e su uno stesso tetto ne fiorivano tanti, tutti diversi tra di loro probabilmente perché creazioni più dei costruttori che non dell’architetto. Generalmente, ai giorni nostri, ci si accontenta di rispettare le regole tecniche fondamentali per un buon tiraggio e si sottovaluta lo studio della loro forma. Uno studio comparato delle loro architetture potrebbe servire come testimonianza delle diverse culture e dell’evolversi della cultura di uno stesso popolo attraverso i secoli. Dai camini più semplici a quelli ricchi e monumentali del rinascimento francese, da quelli rustici delle zone montane a quelli traforati tipici portoghesi, da quelli immacolati delle architetture mediterranee a quelli in cotto medioevali: sono tutti preziosi elementi
degni del nostro interesse.
Anche i comignoli risentono dell’influenza che il clima e l’ambiente naturale esercitano sulle architetture.
Sono tipici delle zone mediterranee questi comignoli che per la loro particolare forma si integrano perfettamente con l’ambiente.
Sui tetti di ardesia delle case di montagna è invece facile trovare comignoli in pietra.