Il richiamo dell’architettura industriale


UNO SPAZIO DOVE VIVERE E LAVORARE

Forme geometriche, assenza di colori dominanti e volumi leggeri convivono.
Soltanto pochi oggetti danno colore. L’arredamento è contemporaneo, ridotto al minimo, risolto con pochi pezzi di forma pulita, limpida e coerente.
Dominano rigore ed essenzialità; tutto è funzionale e non vi è alcun artificio decorativo.

Geometric shapes, the absence of dominant colours, and light volumes under one roof.
Only a small number of objects provide colour.
The contemporary furniture is reduced to a minimum, consisting of only a few objects with a neat
no-frills design. Rigour and simplicity are the key; everything is functional and there is no decorative artifice.

Progetto di: Gianni Grassi
Servizio di: Carolina Grassi
Foto di: Athos Lecce

Un loft a Desio, una cittadina in provincia di Milano, è stato stravolto e ripensato dall’architetto Gianni Grassi. Lo spazio di circa 100 mq si sviluppa su una pianta rettangolare e si dispone su due livelli dove il piano terra ospita la zona giorno e il primo piano la zona notte. Su richiesta del committente, tutta l’organizzazione spaziale degli ambienti è stata ripensata: l’ingresso è al piano superiore direttamente nella zona notte e studio mentre al living si accede tramite una scala interna progettata e disegnata dall’architetto. Questa scelta permette al proprietario di conciliare l’attività lavorativa e privata in un’unica e funzionale soluzione. Presenza dominatrice è l’esile ma imponente scala industriale in ferro posta al centro tra cucina e tavolo da pranzo. Nera, delimitata da quattro pilastri portanti, risalta ancora di più grazie alla superficie riflettente del pavimento.

L’ARCHITETTO
si racconta

Giovanni Grassi, nasce a Desio nel 1946; si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1973. Specializzato in ristrutturazione e recupero del patrimonio architettonico e del verde, nel corso della sua carriera vanta ristrutturazioni quali il castello di Bianzano (BG) e il castello di Valsola.
Per Grassi la luce è l’elemento essenziale del suo progettare. Finestroni e lucernari per illuminare e dare respiro all’ambiente si aprono sulla purezza
del verde di piante e fiori. È la luce che mette in evidenza la sapiente distribuzione delle masse e crea per l’osservatore il quadro dell’opera architettonica.

A loft in Desio, a small town in the province of Milan, has been completely refurbished by architect Gianni Grassi. The space of about 100 square metres has a rectangular floor plan on two levels, the ground level being for the living area and the level above for the night area.
Upon the client’s request, the arrangement of rooms has been completely renewed: the entrance is on the upper
floor, directly into the sleeping area and studio, while access to the living area is by means of an indoor staircase
designed by the architect.
This means the owner can have his work and private space in a single functional area.
The main element is a slender but impressive industrial staircase in iron placed in the centre, between the kitchen
and the dining table. It is black, delimited by four bearing pillars, and stands out even more thanks to the reflecting surface of the floor.

Nelle immagini, alcune vedute della zona giorno, tavolo e sedie, (Medea); libreria e scala, su disegno dell’architetto;
cucina, (Arclinea); credenza in ferro grezzo, di fattura artigianale.

The pictures show views of the living area, table and chairs (Medea); bookcase and staircase designed by the architect;
kitchen, (Arclinea); handmade credenza in rough metal.

NERO SATINATO PER UN OPEN SPACE MINIMALISTA E FUNZIONALE

GEOMETRIA E FUNZIONALITÀ

ARCHITETTURA INDUSTRIALE

Durante la prima rivoluzione industriale, alla fine del XVIII secolo, in Gran Bretagna si affermò una disciplina denominata
Architettura Industriale che si distinse per lo stretto rapporto funzionale che si instaura tra l’edificio e l’impianto produttivo ospitato.
Le strutture progettate dovevano in primo luogo rispettare il criterio della praticità e proporre un’ottima organizzazione degli spazi. Si affermarono inoltre nuove concezioni della funzionalità, della tecnologia delle strutture e degli impianti, mentre si ridussero drasticamente gli elementi decorativi e i moduli figurativi (archi, colonne, pilastri, basamenti ecc.). Con l’aumento delle strutture industriali sorsero numerosi quartieri operai nelle periferie urbane e intorno alle fabbriche e nacque la necessità di accelerare i tempi di costruzione tramite l’impiego di elementi modulari da assemblare velocemente.
Questo fenomeno porterà successivamente alla nascita della prefabbricazione parallelamente all’introduzione di nuovi
materiali prestanti e resistenti come il vetro, la ghisa, il ferro e il cemento.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)