In una casa di montagna

UN CAMINO PERFETTAMENTE INSERITO IN UN INTERNO TUTTO IN LEGNO
Progetto: ufficio progetti della ditta Osta s.n.c., Padola di Cadore (BL)
Località: San Martino di Castrozza (TN)
Materiali: cotto e intonaco con trave in legno
Testo: Walter Pagliero
Foto: Fabrizio Gini

Intorno al camino
Boiserie è il nome francese della perlinatura, cioè di quel trattamento decorativo (ma anche funzionale per la sua coibenza) delle pareti, che si ottiene foderandole parzialmente o completamente con tavole di legno. In montagna oltre che le pareti si usa foderare anche il soffitto. Il camino, in una stanza così trattata, non può che guadagnare, risultando inserito in una superficie preziosa e “calda”. Nei palazzi antichi, dove la boiserie era un pretesto per quadrature e virtuosismi decorativi, i camini per essere in tono dovevano risultare molto più lussuosi e decorati. In una moderna casa di montagna, invece, dove per foderare i muri si usano semplici tavole di massello, il camino dev’essere importante come volume ma semplice nelle linee.

Nel Trentino, dove si trova questa costruzione, le tradizioni alpine sono molto presenti ma temperate dall’influsso della pianura veneta. La vicinanza dell’Alto Adige, chiamato dai suoi abitanti di lingua tedesca Süd Tirol, comporta influenze tirolesi anche se l’etnocultura rimane d’impronta orgogliosamente italiana. Le case foderate non sono un’esclusiva del Tirolo, lo è semmai la stube, cioè il soggiorno con la stufa in muratura al di sopra della quale si può dormire, che qui giustamente non c’è. C’è invece un camino monumentale che nelle proporzioni ricorda quelli delle ville venete, però molto semplificato nei materiali e nell’aspetto. È un camino moderno sul tema del rustico, dove rustici sono i materiali (il cotto pieno, il travone in legno trattato a cera, l’intonaco a grana grossa) che lo inseriscono molto bene in una casa tutta foderata di legno con tavole di conifere dai nodi ben evidenti. Anche i colori differiscono da quelli usati in Tirolo: là il rosso col verde e qualche nota dorata, qua il rosso col blu e i tocchi di colore sono dati dalla maiolica veneta a fiori. Due mondi vicini, il tiorolese e il trentino, che usano gli stessi materiali per le stesse esigenze, ma hanno uno spirito diverso: più chiuso il primo, più aperto il secondo.

 

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