Un edifiicio rurale ottocentesco, in totale degrado, al centro di un appezzamento ormai integrato nel nucleo cittadino, è stato pienamente recuperato a una nuova vita e immerso in un verde parco Progettista e D.L.L.: Danilo Lisi architetto Anche se siamo nel centro abitato di Frosinone, l’intervento di ristrutturazione che proponiamo in queste pagine ha pienamente le caratteristiche della ruralità. Si tratta infatti dell’oasi naturale che era definita Osteria De Matthaeis dal nome della sua originaria proprietaria, contessa, e comprendeva un casale ottocentesco ormai totalmente degradato, come si può cogliere dalle foto della pagina, e un vasto appezzamento agricolo. La trasformazione rispettivamente in centro civico polifunzionale e in parco urbano attrezzato è emblematica dei percorsi che conducono a un pieno recupero funzionale delle realtà esistenti ed è direttamente applicabile a un ambito strettamente privato e anche di dimensioni più contenute.
Era il pascolo delle pecore Nell’immagine sopra, scattata poco tempo prima dell’inizio della progettazione (1998), si può scorgere il casale in totale
Attenzione ai particolari In questa tavola sono documentati il prospetto anteriore principale e tre prospetti laterali, in quella a centro pagina lo
Il progettista è partito dall’analisi del sottosuolo roccioso (una formazione geologica di arenarie e marne risalente al Parco di design L’area verde estesa su 46.790 mq è stata organizzata dal progettista con una serie di aiuole circolari di diversa grandezza e varietà, preservando nello stesso tempo gli alberi secolari che erano già presenti quali le querce: la loro disposizione accompagna esaltandole le zone artificiali destinate a giochi dei bambini e segue grandi viali concepiti a
rinforzo delle pareti, pure in buone condizioni di stabilità e senza lesioni, attraverso l’applicazione di lastre di betoncino armato con rete elettrosaldata, ancorata alla muratura con fori passanti; risagomatura delle aperture per mezzo di un cordolo di cemento armato largo quanto il muro stesso; ricostruzione dei tratti di muratura crollata con mattoni pieni; rifacimento dei solai in laterocemento con travetti prefabbricati a traliccio e laterizi monoblocco; ripristino delle coperture
Cura dei dettagli Nella pagina accanto in basso possiamo ammirare il fronte principale del casale incorniciato dal verdissimo parco fiorito: la fontana poligonale era l’antica cisterna; qui a sinistra il fronte posteriore, sempre inquadrato da masse di verde, il cui design si fonde perfettamente con l’architettura recuperata.
Sotto le capriate La maggior parte delle sale interne ha visto ricostruita la copertura con struttura in travi di legno di castagno, come quella originaria ormai irrecuperabile dopo il lungo degrado: per rafforzarne la capacità statica, sono state collocate carrucole e cavi d’acciaio, che nello stesso tempo contribuiscono in maniera determinante a creare una nuova immagine
L’altro edificio ha richiesto, oltre alla doppia trave di fondazione come il corpo principale, un telaio in cemento armato all’interno della muratura esistente, il rifacimento dei solai e delle coperture, in parte di laterocemento anziché legno.
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