L’edificio disteso nel giardino

L’antica tradizione di Bereguardo si ripropone nell’ampiezza degli spazi e nella ricchezza delle testimonianze che li abitano.

The old tradition of Bereguardo is reintroduced by the broad spaces and the wealth of items that occupy them

Progetto di: Arch. Massara
Servizio di: Daniela Cerri
Foto di: Francesco Morgana
Testi di: Leonardo Servadio

C’è il vasto orizzonte della Pianura Padana, e ci sono le dolci colline che smuovono un poco il terreno nelle vicinanze del Ticino. Bereguardo, snodo importante lungo il Naviglio pavese, è luogo di antiche tradizioni, un tempo tra le mete di
vacanza per le famiglie benestanti milanesi, oggi ambiente di campagna lambito dal raggio sempre più lungo dell’area densa di lavoro che gravita attorno al capoluogo lombardo. Ma il paese conserva la sua autenticità – pur nell’intrico
di strade che lo ricongiungono alle grandi arterie lombarde – che si ricollega alla sua augusta storia. Il nome proviene da Luchino Visconti, Signore di Milano nel XIV secolo: il suo castello, luogo di delizia, fu chiamato “Belriguardo” in omaggio alla dolcezza del panorama che offriva, e alle lunghe prospettive cui invitava il fiume. A questo poi si aggiunse il canale nel 1420, che Francesco Sforza rese navigabile nel 1470.

With the wide-reaching horizon of the Po Valley and the gentle hills that provide movement to the terrain in the vicinity of the Ticino, we come across Bereguardo, an important centre along the canal of Pavia and a place of timeless tradition. Once a holiday resort for well-to-do families from Milan, today it is a countryside setting licked by the increasingly broad radius of the industrial areas surrounding the Lombard capital. Yet it has preserved its authenticity – despite the tangle of roads that connects it to the major arteries of Lombardy – related to its august history. Its name
comes from Luchino Visconti, Lord of Milan in the fourteenth century.

Un luogo di alto lignaggio, la cui storia è legata a quella delle antiche famiglie
che dominarono Milano, i Visconti e gli Sforza. Ancor oggi si percepisce il fascino
che proviene da quelle antiche radici.

L’edificio coglie la suggestione del luogo e la interiorizza nel dilatarsi orizzontale della forma. Lo stesso sovrapporsi di due livelli di copertura sottolinea questo estendersi lineare tutto attorno, come se dalla copertura del piano superiore germinasse la falda più bassa che si protende nelle quattro direzioni, come a cercare nuovi spazi. In questo abbraccio che sembra lambire porzioni più ampie di prato, si genera un dialogo con le siepi e i cespugli che dalla terra paiono levarsi per corrispondere con un movimento speculare che cerca l’incontro. Architettura e natura si guardano e si misurano in un composto dialogo che abita lo spazio e lo ritma offrendo scorci che ora si integrano, ora si distaccano. Nella nostra epoca, dove sempre più spesso l’architettura ricerca la verticalità, qui si segue una logica opposta: si generano lunghe, cangianti linee di orizzonte tra casa e giardino.

His castle was called ‘Belriguardo’ because of the beautiful panorama that it offered, the river meandering into the distance. This was then joined by the canal in 1420, which Francesco Sforza made navigable in 1470. The building captures the beauty of the place and internalizes it by spreading out horizontally. The overlapping of two roof levels
underlines this linear progression all around, as if, sprouting from the roof of the upper level, was that of the lower level that extends in four directions in search of new spaces. In this embrace that seems to brush against broader portions of the lawn, a dialogue is created with the hedgerows and shrubs, which as they rise from the ground look as if they are seeking a meeting with the building. Architecture and nature size each other up in a composed dialogue that inhabits the space and gives it rhythm, offering views that both complement and are detached from one another.

La vegetazione si configura come barriera protettiva, schermo che conserva il privilegio di un abitare libero e gioioso, aperto allo splendore dell’ampia volta celeste che ammanta la pianura.

Nelle foto: Nell’impostazione per prevalenti piani orizzontali, il camino diventa elemento che incardina il tutto:
la sua presenza garbata ma imponente svetta sulla copertura, mentre nel soggiorno verandato diventa cospicuo elemento che accentra e si fa luogo di riferimento. Mentre la prospettiva si inoltra verso la piscina, si instaura un dialogo tra fuoco e acqua: la siepe si frappone senza interromperlo, bensì mediandolo, a completare l’apertura del soggiorno-veranda.

With this prevailingly horizontal design, the chimneypot becomes the element around which everything hinges. Its graceful yet imposing presence rises above the roof, whereas from the living room-cum-veranda it is a conspicuous point of reference. Given how the view progresses towards the pool, a dialogue is created between fire and water; the hedgerow in between does not interrupt this dialogue; rather it mediates it, thus completing the opening of the living room-veranda.

Colonne e trave metallica hanno la funzione di aprire lo spazio; soggiorno, salotto, pranzo sono ambienti che si integrano mutuamente in una successione, quasi costituissero un unico corridoio che si dilata in slarghi adatti alla
sosta. Nell’infilata prospettica si apprezza la vastità.

Clockwise from top, columns and metal beams open up the space; the living room, drawing room and
dining room seem to merge into one another as if part of a sort of widened corridor;
the view here allows us to appreciate such expanse.

Le superfici delle pareti e dei soffitti col loro biancore diffuso accentuano la ricerca di ampiezza. Il colore si introduce nelle pavimentazioni, nelle colonne, nella trave che si associano alle pitture in funzione di decoro e variazione cromatica. E se il giardino è abitato da piante che nella loro varietà danno un’idea di completezza del mondo naturale, così la casa è ricca di presenze che richiamano la storia dell’uomo.

In our day and age, when architecture is increasingly on the look out for verticality, here the opposite has been achieved. The result is long and changing skylines between house and garden. Wall and ceiling surfaces, with their diffused whiteness, accentuate the search for spaciousness. Colour can be found in the floors, the columns, and in the beam, which complements the paintings in terms of décor and chromatic variance. And if the garden has trees the variety of which provide just an inkling of the entirety of nature, so the house is full of elements that talk of the history of Man.

Arredare senza riempire

Sebbene la grande disponibilità di spazio renda il tutto più semplice, lasciare libertà di movimento, permettere alla vista di inoltrarsi nei diversi ambienti e di vagare senza doversi arrestare alla superficie di un parete, è sempre una scelta progettuale importante, che va completata con una giusta definizione di arredo. In questa casa ogni complemento si pone come una tappa in più entro una serie di percorsi che si protendono in direzioni ortogonali. Così il tavolo a otto posti si dispone nella direzione della larghezza dell’edificio, come anche la serie di colonne che attraversa il salone. Il corridoio che raccorda i diversi ambiti riservati alla vita diurna si protende nella direzione del lato lungo della casa, sulla quale si pone anche la scala di raccordo al livello superiore. Così gli ambienti sono tutti espressione di un congiungersi di episodi architettonici diversi ma che non presentano soluzione di continuità. Questa logica di sviluppo spaziale è ripresa anche nell’arredo, alcuni elementi del quale sono improntati alla logica “high tech” (come i punti luce o la leggera trave metallica che unisce le colonne), mentre altri rimandano all’antichità (come il busto da patrizio romano o le stesse colonne allineate a scandire l’ambiente). Le dimensioni evitano affastellamenti e permettono che ogni elemento individui un “luogo”.

La linearità che informa la logica progettuale offre uno scenario aperto e libero, dove tanto le piante
quanto le statue e le testimonianze archeologiche accennano a una splendida tradizione mai sopita.

Finestra del piano superiore; particolare di un ferro battuto; l’infilata del corridoio/soggiorno; camera da letto matrimoniale corredata di divano angolare; vista dall’alto verso la fontana quadrata nel giardino.

Clockwise from top, window on the upper floor; wrought iron detail; the corridor-cum-living room; the master bedroom with corner sofa; view from the top towards the square fountain in the garden.

Il lusso è dato dallo spazio: non solo dagli oggetti che vi si collocano. Questi sono l’occasione per sottolinearne le qualità, se si dispongono con accortezza. In questa casa gli arredi, forniti da Domus Aurea, sono posti con sapienza,
e accompagnano con coerenza lo spazio , lo arricchiscono e lo ritmano, senza bloccarlo.

Luxury is provided by space, not only by the objects that occupy it. Objects provide an opportunity to underline the qualities of the space, so long as they are arranged with care. In this house, the furniture, supplied by Domus Aurea,
has been skilfully arranged to accompany the space with coherence, giving it rhythm without obstructing it.

C’è piscina e piscina

All’origine il termine designa la vasca riservata ai
pesci: non, quindi, in primo luogo al nuoto. Non è frequente
trovare giardini nei quali l’ambiente consente
la collocazione di due vasche, entrambe di dimensioni
ragguardevoli: l’una per il nuoto, l’altra come fontana
ma, anche, pozza per i pesci. La ricchezza d’acqua
a Bereguardo invita a questa pluralità di vasche.

La piscina, realizzata dall’Azienda Nord Piscine di Assago (Mi) completa l’ambiente, diventa elemento che media la relazione tra costruito e giardino. Le diverse specie vegetali proiettano riflessi cangianti sulla superficie d’acqua e il cerchio tra architettura e natura si chiude. Il progetto mosso per piani sfalsati e sovrapposti si riflette nella grande
vasca: l’ampio lastricato che la attornia permette che al suo profilo rettangolare si associ l’irregolarità nella disposizione di sedute e ripari.

Alberi e ombrelloni: la piscina diventa un lido, un piccolo lago domestico
per un luogo di vacanza, piccolo paradiso terrestre che sembra contenere tutto
quanto può riempire le giornate di una vita.

Nelle foto: La piscina è un luogo architettonico che di solito si riferisce direttamente alla casa. Qui l’accorta dislocazione di siepi e cespugli e di alberi che le fanno da sfondo, ne esalta la presenza e la individua, al punto che, vista dalla piscina, la casa potrebbe apparire, in una inversione prospettica, come un’appendice di questa e non viceversa.
In questa piscina c’è il meglio: progettazione, esecuzione ed impianti tecnologici, impermeabilizzazione e trattamento dell’acqua. Nord Piscine

The pool as an architectural feature is usually directly associated with the house. Here the careful arrangement of hedgerows, shrubs and trees, providing a backdrop to it, emphasises its presence and characterises it to the point
that, seen from the pool, by means of an inversion of perspectives, the house could look like an attachment to the pool and not the other way round. This pool has cut no corners, from its design, to its technological equipment, waterproofing and water treatment systems. Nord Piscine.

La piscina – dati tecnici

Piscina privata di forma regolare azienda produttrice: nord piscine, Assago (MI)
– impianto di filtrazione a sabbia con doppio filtro e doppia pompa, di primaria azienda produttrice
– disinfezione garantita da impianto di ozonizzazione coadiuvato da dosatore di bromo a lambimento
– rivestimento in klinker ceramico
– dotazione opzionale: è installato un impianto di nuoto controcorrente.

Questo completa il progetto: la villa è un’occasione di vita, uno spazio preparato per lo svago e il godimento; l’architettura non è frutto di un esercizio concettuale alla ricerca di forme che necessitano di un’interpretazione, ma uno spazio orientato al benessere delle persone, un luogo delle opportunità, così che ogni giorno possa reinventarsi secondo una logica della libertà. Gli spazi si estendono su piani sovrapposti in cui i muri non chiudono ma mettono in comunicazione.

 

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