Progetto: Elena Tirinnanzi, architetto L’obiettivo alla base del progetto è quello di separare l’unità abitativa originaria in due distinti appartamenti.
L’intervento in termini di opere murarie consiste semplicemente nella elevazione di alcuni tavolati interni atti a separare e riorganizzare gli spazi: due muri con annesse porte del tipo “a scrigno” vengono costruiti per frazionare il vano di ingresso ed ottenere una cabina armadio, una zona di ingresso e disimpegno ed un servizio igienico sufficientemente ampio; altri due setti murari vengono edificati per separare questa zona di servizio da quella specificatamente adibita ad abitazione, soggiorno – cucina e zona notte. Il risultato è un appartamento
Si decide pertanto di effettuare una ripartizione delle funzioni semplicemente attraverso l’uso di finiture superficiali differenti, di rivestimenti e colori mirati e scelti ad hoc e di strategici cambi di quota, che consentano, in uno spazio comunque ridotto e chiamato a contenere diverse attività senza soluzione di continuità, di realizzare un separazione virtuale, una organizzazione visiva di immediata lettura. La pavimentazione preesistente in legno di rovere, un’essenza particolarmente chiara, di tonalità calda e bionda, viene conservata, ma interrotta in corrispondenza dell’angolo cottura, sopraelevato su una pedana di altezza pari a 15 cm, realizzata anche per dare la giusta pendenza agli scarichi, rivestita in piastrelle di grès porcellanato simil pietra 30×30 di color grigio scuro, per dar vita
L’arredo della cucina sarà poi eseguito in colore bianco/avorio con piano di lavoro, cappa e schienale in acciaio. Per realizzare un’immagine coordinata si utilizza lo stesso materiale per la pavimentazione del bagno, abbinato ad un rivestimento delle pareti in piastrelle monocottura rettangolari 15×30 color avorio posate in orizzontale, e mosaico 2×2 dalle tonalità variabili dal panna al vaniglia/beige. La separazione tra la zona conversazione e la zona notte avviene con l’inserimento di un soppalco che diventa elemento caratterizzante e strutturante, costruito in legno verniciato in colore bianco affinché risulti leggero e poco invasivo e non offuschi, ma anzi esalti la luminosità e lucentezza dello spazio. Non avendo le altezze prescritte per legge, adatte a realizzare uno spazio pienamente abitabile, il soppalco viene concepito come un elemento di arredo disegnato su misura e realizzato artigianalmente.
Al piano superiore, raggiungibile mediante una comoda scala ad “L”, trova posto un letto matrimoniale, posizionato nel centro così da lasciare spazio lungo il perimetro ad un camminamento, ribassato in alcune zone per permettere di raggiungere un’altezza totale di 2,10 m. Sotto al soppalco viene organizzata la zona adibita a soggiorno, che risulta particolarmente intima e raccolta, arredata con un divano, una poltrona e una libreria parte anch’essa della struttura del soppalco. In definitiva il progetto si configura come una attenta operazione di ristrutturazione attraverso un intervento concentrato e scrupoloso, uno studio minuzioso delle potenzialità degli spazi ed una valorizzazione delle stesse.
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