La casa

Tra gli ulivi della riviera ligure in un punto panoramico del golfo del Tigullio
From the olive groves of the Ligurian riviera, a panoramic view of the Golfo del Tigullio

Progetto: dell’arch. Karim Amirfeiz
Servizio di: Luisa Carrara
Foto di: Athos Lecce
Testo: dell’arch. Angela Maio

Su un terrazzamento tipico della costa Ligure, tra ulivi e punti panoramici di grande fascino, un vecchio rudere soffocato dai rovi e dalla vegetazione incolta, è stato integralmente ristrutturato dai nuovi proprietari, intenzionati a farne una
casa perfettamente integrata con l’esterno e in equilibrio fra tradizione, funzionalità e modernità, per i loro momenti di relax; un posto di assoluta pace dove riposare e incontrare amici nella più assoluta serenità. Pertanto mantenendo
la sagoma e la volumetria originaria, l’edificio è stato totalmente ripensato e riprogettato secondo le nuove esigenze.
La casa si sviluppa su due livelli (locali giorno al piano terra e locali notte al primo piano), anche se a causa del naturale dislivello del terreno da un lato se ne percepisce un solo piano. Fattori topografici naturali messi in maggior risalto nella sistemazione degli esterni, danno massimo movimento e articolazione al sito, reso ancor più prezioso dalla presenza
ovunque della pietra a spacco locale.

Nella prima foto a sinistra: Un particolare della pavimentazione esterna da cui si distinguono i diversi materiali scelti: cotto, pietra, listoni di legno di tek e una lastra di vetro sulla scenografica cascata d’acqua.

A detail of the outside paving made using various materials: terracotta, stone, teak planks, and a sheet of glass over the picturesque waterfall.

Situated on terracing typical of the Ligurian coast, this old ruin suffocated by overgrown vegetation has been completely renovated by the new owners, who are committed to making a house that is perfectly integrated with tradition, is functional and modern. It is a peaceful location in which to enjoy the company of friends. Although the original shape and volume of the building have been maintained, it has nevertheless been completely redesigned to meet new requirements. The natural topography provides movement and articulation to the site, which is further enhanced by the
extensive use of local cleft stone.

Tra moderno e tradizionale, indovinato l’accostamento di travi in legno
di castagno e putrelle in acciaio preverniciato.

L’esterno organizzato a terrazzamenti, prevede un percorso perimetrale alla casa a copertura dell’intercapedine creata, realizzato in quadrotti di legno tek, essenza particolarmente indicata per gli esterni in quanto è molto solida e resistente agli sbalzi atmosferici e all’umidità. E’ stata realizzata una piccola cascata che sfrutta il dislivello naturale del
terreno con uno specchio d’acqua, parzialmente coperto da una lastra di vetro speciale pedonabile. Sulla facciata sono state posate delle pietre particolari, che hanno fori circolari atti ad accogliere viti rampicanti secondo la tradizione del posto. All’esterno, in un angolo intimo, un’ampia zona pranzo protetta da un pergolato con travi e soffitto in legno pitch-pine, di colore giallo rossiccio, con annesso un barbecue e un grande acquaio in ardesia.

Il pergolato esterno in legno pitch-pine. (Unopiù)
The outdoor pergola in pitch-pine. (Unopiù).

All’interno gli ambienti sono l’esito di un giusto equilibrio tra elementi molto moderni, come la quinta curva blu dell’angolo cottura nel soggiorno, realizzata in legno tamburato e rivestita in laminato, carteggiato e laccato ulteriormente, ed elementi del passato, come la bellissima lampada dell’arch. Giò Ponti degli anni ‘30, o le appliques che illuminano il soggiorno ricavate dagli angolari portabocce in ottone di un tavolo da biliardo stile decò, degli anni ‘20.

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Nella foto sopra: La vista del soggiorno con moderna quinta scenografica in laminato, di colore blu. (Bottega del Mobile di Acqui Terme)

View of the living room with modern blue laminated partition. (Bottega del Mobile of Acqui Terme)

LE PRINCIPALI LAVORAZIONI DA CAPITOLATO

L’intervento di ricostruzione del rustico è stato molto delicato e articolato in quanto sono state fatte opere molto invasive di consolidamento dell’originaria “scatola volumetrica”, svuotandoneil contenuto interno, creando nuove fondazioni costituite da un cordolo perimetra
le in cemento armato, e ricostruendo integralmente le strutture portanti interne sia orizzontali, come i solai, le travi e la copertura, sia verticali, come pilastri, muri portanti e muri divisori, oltre che la scala di collegamento verticale interna in ca. rivestita in lastre di ardesia levigata. E’ stato previsto, con meticolosità progettuale, un vespaio aerato di isolamento del solaio del piano terra, in modo da garantire migliori condizioni termoigrometriche interne e conseguenti possibilità di risparmio, limitando le dispersioni termiche verso il terreno. La struttura portante è di tipo misto: è stata eretta una intera parete di sostegno in cemento armato nella parte interrata verso ovest, e sono state realizzate delle pareti perimetrali portanti in pietra, sfruttando per quanto possibile, il materiale lapideo di recupero, con successivi opportuni trattamenti di stuccatura ad hoc per lasciare a vista il materiale verso l’esterno con effetti estetici ricercati. Le tramezzature interne sono state realizzate in mattoni forati e sono state rifinite ad intonaco oppure ricoperte con conci di pietra locale a spacco. Le forometrie sulle facciate esterne sono state tutte ampliate di dimensioni e dotate di serramenti fatti su misura da artigiani locali, e in particolare le finestre ad anta unica sono state realizzate con telai in ferro e doppi vetri termopan, mentre i due portoncini esterni sono in legno naturale trattati con vernice trasparente opaca e dotati di sopraluce con inferriata decorativa su disegno. I corpi scaldanti sono tutti in acciaio preverniciato colore grigio ardesia, anch’essi realizzati su misura. I pavimenti sono in cotto e ardesia naturale nei locali bagno e cucina al piano terra; in soggiorno sono state posate piastrelle di gres porcellanato con finitura ardesia, formato 40×40 cm, intervallate da fasce in acciaio satinato. Nelle camere da letto e nelle zone di distribuzione del piano primo è stato posato un pavimento in listoni di castagno grezzo antichizzato, dello spessore di 20 mm, di vari formati con larghezza variabile da 20 a 30 cm e differenti misure in lunghezza. La copertura con struttura portante in travi di legno di castagno, ha uno strato di irrigidimento in cemento con barriera al vapore e opportuna coibentazione. Il manto di copertura è in abadini di ardesia, ottimo materiale
che garantisce impermeabilità, robustezza e resistenza nel tempo.

The outside of the house has a covering of teak blocks, teak being especially suited for the exterior given that it is very strong and resistant to temperature changes and humidity. A small waterfall with pond has been created using the natural slope of the land; it is partially covered by a sheet of glass that can be walked on. Special stones with circular holes for climbing plants have been inserted into the façade. Outside there is a cosy pergola with pitch-pine roof; it comes with a barbecue and a large slate sink. The interior mixes modern elements such as the curved partition that delimits the cooking area in the living room, with old ones such as the Giò Ponti lamps of the ’30s or the Art Deco billiard table of the ’20s.

Anche un piccolo bagno di servizio diventa
un funzionale luogo per il proprio benessere.

Il soggiorno è il locale al piano terra più importante e centrale rispetto al resto della casa. Il fulcro del soggiorno è un pianoforte a coda Bechstein del 1907 lasciato in eredità dalla concertista Luisa Lovo con la clausola di utilizzarlo per attività finalizzate "al mantenimento e alla diffusione della cultura musicale."Una impronta dell’origine iraniana
del proprietario, la troviamo nella scelta dei tappeti persiani che ravvivano di colori l’ambiente. Lungo le pareti sono state ricavate delle mensole che sono vere vetrine di oggetti provenienti da altre parti del mondo, ricordi di viaggi fatti.
Alcune vetrate decorate al piombo, dei primi anni del 900, sono state riutilizzate per decorare le ante dei mobili contenitori.

Nelle foto: Uno scorcio della cucina realizzata in muratura e rivestita in cotto. Una porzione di parete in pietra a vista fa da sfondo ad alcune mensole e ad un tavolo di tipo rustico.

View of the masonry kitchen covered in terracotta. Part of the wall in stone serves as a backdrop for some of the
shelves and for a rustic looking table.

DIVIDERE GLI SPAZI SENZA RAGGIUNGERE IL SOFFITTO

Quando vogliamo riorganizzare lo spazio distributivo di un piano mansardato, a volte, per mettere meglio in risalto certe preziose strutture portanti della copertura, quali travature in legno pregiato o elementi di consolidamento di impronta moderna, come travi e pilastri in ferro, dobbiamo realizzare dei tramezzi che abbiano una altezza limitata (2-2.20 mt circa) e chiudere la parte restante con lastre di vetro trasparenti di idoneo spessore se vogliamo garantire un certo isolamento acustico tra un locale e l’altro, oppure lasciare completamente aperto se non si hanno esigenze particolari di isolamento.
Sono piacevoli a vedersi anche elementi che fanno parte dell’impiantistica, come i tubi in alluminio.

The living room on the ground floor is the most important room of the house. The focal point is a 1907 Bechstein grand piano inherited from concert pianist Luisa Lovo, whose will stated that it was ‘tobe used for the furthering of musical cultur
e’. An indication of the owner’s Iranian origins can be seen with the magnificent Persian rugs that liven up the room with colour. Shelves have been added to the walls, and these act as showcases for objects collected from around the world. Some stained-glass windows dating to the early 1900s have be en used as an adornment for the cupboard
doors.

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