La cucina il vero fulcro della casa

Ambiente / Ambient

In questa casa-studio, ogni stanza ha un angolo dedicato ai libri e alle riviste, rispettando la personalità, le esigenze e le abitudini di coloro che la abitano. È la dimora dell’architetto Giovanna Pace e proprio lei ci spiega il perché di certe scelte inedite.

In this studio-house, every room has an area reserved to books and magazines, in respect of the personality, the demands and the habits of those who live in it. That is the residence of the architect Giovanna Pace and she explains why she made certain new choices.

Progetto di Giovanna Pace
Foto di Athos Lecce

In questa casa i libri sono ovunque. L’architetto Giovanna Pace non ama gli stereotipi e avendole chiesto ‘perché una libreria in cucina’, lei: «Perché penso sia più utile una libreria che un televisore. Perché la cucina è lo spazio più luminoso e più vissuto della nostra casa: non solo e semplicemente luogo dei pasti. È lo spazio centrale dove tutta la famiglia si ritrova nei vari momenti della giornata, dove si parla, si ascolta la musica, a volte si lavora e spesso si legge un libro accanto al camino». La libreria collocata in una nicchia preesistente, in uno spazio di collegamento con lo studio-atelier seminterrato, è stata realizzata in legno laccato bianco, pensata per grandi volumi.

In this house books are everywhere. The architect Giovanna Pace does not love stereotypes and having asked her “why a bookcase in the kitchen”, she replied: “Because I think a bookcase is more useful than a television.

Biografia

Giovanna Pace si laurea presso la facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1993. Lavora come progettista presso alcuni studi di architettura di milano e dal 2003 svolge la libera professione occupandosi della progettazione e ristrutturazione di appartamenti privati, negozi, uffici ed allestimenti, grafica e siti internet. Parallelamente collabora come freelance con grandi nemi del settore, quali Patricia Urquiola, Martino Berghinz, Fabio Azzolina. Nel 2004 insieme ad Aurelio Gravina e Lorenza Marenco fonda l’associazione culturale Itinerari d’Arte, un luogo di incontro e confronto tra diverse discipline artistiche, nel quale il percorso narrativo e la lettura drammaturgia delle opere acquistano fondamentale importanza.

Nelle foto: set di tavolini bianchi, Cassina; pouf rossi, Zanotta; lampade ‘Eta’, Kundalini.
Le sedie di Gaetano Pesce, Dilmos; fuochi e lavello Alòpes el Bosch; libreria su disegno dell’architetto.

Set of small white tables, Cassina; Red poufs, Zanotti; Lamps “Eta”, Kundalini.
Chairs by Gaetano Pesce, Dilmos; Rings and sinks Alòpes el Bosch; Bookcase on the architect’s design.

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